Superbonus: Fitch, crescita investimenti anche con 'stretta', spinta Pnrr
Italia premiata da Fitch: crescita economica tra le migliori in Europa, anche senza Superbonus
Superbonus: Fitch, crescita investimenti anche con 'stretta', spinta Pnrr
Anche con la stretta all'oneroso superbonus gli investimenti in Italia continueranno a crescere sia nel 2024 e nel 2025, seppur a ritmi più lenti grazie alla spinta del Pnrr. E' quanto emerge da un nuovo rapporto di Fitch Ratings. "Il boom degli investimenti delle famiglie sta per finire, ma riteniamo che gli investimenti complessivi dovrebbero continuare a sostenere l'economia, anche se in misura minore, fino al 2026", sottolinea l'agenzia di rating nel rapporto, attribuendo la performance superiore alle attese ai bonus edilizi ora in fase di riduzione.
"Insieme ad altri sussidi correlati, il Superbonus è costato il 10% del pil - rileva Fitch - e ha spinto la continua espansione dell'edilizia, mentre il settore ha ristagnato nella maggior parte d'Europa. Con la riduzione della generosità del programma, gli investimenti associati si ridurranno nel corso del 2024". Per l'agenzia di rating gli investimenti riprenderanno però ritmo con il Pnrr, "con tre quarti dei 194 miliardi di euro (9% del pil) di spesa ancora da realizzare", si osserva. Inoltre oltre all'impatto sulla domanda, le riforme di accompagnamento al Piano Ue "sono destinate a stimolare la crescita del pil, ad esempio migliorando il contesto imprenditoriale e aumentando la partecipazione della forza lavoro".
Gli investimenti in generale in Italia, rileva Fitch, sono in ripresa da diversi anni, anche escludendo le costruzioni, ed il rapporto investimenti/pil è ora molto più alto del 18% registrato in media dello scorso decennio, il che aumenta il tasso di crescita dello stock di capitale e la crescita potenziale ed anche competitività è migliorata. Tuttavia, si avverte, "fattori fondamentali come il calo della popolazione in età lavorativa limitano la crescita potenziale".
L'Italia ha avuto una delle migliori performance tra economia Eurozona a partire dal IV trim. 2019
“L'Italia ha avuto una delle migliori performance tra le economia dell'Eurozona a partire dal quarto trimestre del 2019”, secondo il rapporto. Non solo, “Il pil reale è stato del 4.6% più alto rispetto alla media pre-pandemia, in rapporto al 3,4% della zona euro” ed “il pil procapite nel 2020-2023 è cresciuto in media dell'1,4%, al pari degli Stati Uniti”.
L'Italia ha avuto una delle migliori performance tra economia Eurozona a partire dal IV trim. 2019
“L'Italia ha avuto una delle migliori performance tra le economia dell'Eurozona a partire dal quarto trimestre del 2019”, secondo il rapporto. Non solo, “Il pil reale è stato del 4.6% più alto rispetto alla media pre-pandemia, in rapporto al 3,4% della zona euro” ed “il pil procapite nel 2020-2023 è cresciuto in media dell'1,4%, al pari degli Stati Uniti”.