Superbonus 100%, verso una mini proroga: chi può richiederla in caso di ok
Secondo la proposta, chi sostiene spese di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici potrà chiedere una detrazione del 70% e non più del 110%
Superbonus: Pd, FI e gruppo misto "uniti" per alzare il tetto del reddito dei beneficiari a 25mila euro
La detrazione del Superbonus 110% tiene banco nel braccio di ferro che si è innescato da quando il governo Meloni ha fatto "piazza pulita" sull'agevolazione instaurata dall'allora presidente Conte. Al centro della disputa di questi giorni c'è la proroga di due mesi frutto di una proposta bipartisan che ha visto il Partito democratico, Fratelli d’Italia e il gruppo misto presentare tre emendamenti identici per la misura a favore dei condomini che al 31 dicembre 2023 hanno effettuato lavori «per almeno il 70% dell’intervento complessivo ed estende la detrazione fino al sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del decreto».
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Nello specifico, i tre partiti - all'unisono - chiedono di alzare da 15mila a 25mila il tetto del reddito per poter beneficiare del contributo riservato ai redditi bassi per le spese sostenute tra gennaio e ottobre 2024.
Infatti, nell’ultimo Consiglio dei ministri del 2023 - riporta Open - il governo aveva varato un decreto ad hoc sul nuovo Superbonus, che istituiva tra le altre cose proprio un contributo per i redditi medio-bassi, con tetto fissato a 15mila euro. L’esecutivo ha confermato inoltre la volontà di portare avanti la misura di incentivo alle ristrutturazioni degli edifici anche nel 2024, ma con regole profondamente diverse rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti. Chi sostiene spese di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici potrà chiedere una detrazione del 70%, e non più del 110%.