Superlega, la Uefa sospende il procedimento su Juve, Real e Barca

Economia
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La Commissione d'Appello UEFA ha deciso di sospendere "fino a nuovo avviso" i procedimenti disciplinari contro Real Madrid, Barcelona e Juventus, gli ultimi tre club che ancora si rifiutano di rinunciare al progetto della Superlega. L'organizzazione europea aveva "aperto un procedimento disciplinare" il 25 maggio, minacciando di sanzionare i tre club per una "potenziale violazione del quadro giuridico della UEFA", mentre gli altri nove promotori della Superlega hanno evitato punizioni in cambio di sanzioni pecuniarie leggere. Una decisione era attesa prima dell'inizio dell'Europeo di calcio. 

La Uefa fa sapere in una nota di prendere atto della decisione presa oggi dall'organo d'appello indipendente della Uefa di sospendere temporaneamente i procedimenti disciplinari che erano stati aperti contro FC Barcelona, Juventus FC e Real Madrid CF per una potenziale violazione del quadro giuridico della Uefa "in relazione al cosiddetto progetto Super League". La Uefa osserva che "la decisione di sospendere temporaneamente il procedimento è stata presa dall'Organo di appello Uefa in seguito alla notifica formale fatta alla Uefa dalle autorità svizzere competenti il 2 giugno 2021 di un'ordinanza giudiziaria ex-parte ottenuta il 20 aprile 2021 dalla persona giuridica European Super League Company SL dal Tribunale commerciale di Madrid. La decisione dell'organo d'appello indipendente della Uefa è stata presa senza pregiudicare la questione dell'applicabilità dell'ordinanza del tribunale in Svizzera".

"Facendo affidamento sull'Ordinanza del Tribunale - continua la nota - i tre club menzionati hanno cercato di proteggersi da potenziali conseguenze disciplinari legate al progetto della cosiddetta 'Super League'". La Uefa dice di comprendere perché i procedimenti disciplinari dovevano essere sospesi per il momento, "ma rimane fiduciosa e continuerà a difendere la sua posizione in tutte le giurisdizioni pertinenti. La legittimità delle procedure disciplinari sportive, con il diritto di appello alla Corte Arbitrale dello Sport, è stata a lungo riconosciuta come essenziale per l'amministrazione uniforme della giustizia nello sport.

La Corte europea dei diritti umani, i tribunali dell'UE e il Tribunale federale svizzero hanno ripetutamente stabilito che le regole disciplinari/arbitrali sono giustificate da interessi legittimi legati alla natura specifica dello sport. La UEFA, quindi, ha agito in conformità non solo con i suoi statuti e regolamenti, ma anche con il diritto dell'UE, la Convenzione europea dei diritti umani e il diritto svizzero, aprendo un'indagine indipendente sulla condotta dei club associati a questo progetto della cosiddetta 'Super League'". La Uefa, conclude la nota, "prenderà tutte le misure necessarie in stretta conformità con il diritto nazionale e dell'UE affinché l'organo d'appello Uefa sia in grado di riprendere il procedimento disciplinare il più presto possibile".