Swisscom soccorre Vodafone Italia: cosa c'è dietro l'offerta cash da 8 mld

Dai conti grigi di Vodafone Italia- che in meno di 4 anni ha dimezzato la sua redditività- fino alle perplessità elvetiche: che cosa c'è dietro l'offerta

di Redazione
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Tlc, Swisscom chiama Vodafone: ecco che cosa c'è dietro l'offerta cash da 8 mld 

Sul piatto, seppur ancora in via preliminare, ci sono 8 miliardi di euro in contanti: prendere o lasciare. È questa la proposta dell’accordo di Swisscom, società controllata al 51% dal Governo Elvetico e proprietaria al 100% di Fastweb, per concludere l’acquisto di Vodafone Italia. La notizia correva già dalla fine del 2023 e si è sovrapposta alla proposta arrivata da iliad, poi non accettata, sempre con Vodafone Italia come obiettivo. Vodafone ha preferito una valutazione di quasi 2 miliardi e mezzo più bassa, e che la vedrebbe uscire interamente dal mercato italiano, pur di portarsi a casa subito maggior liquidità.

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Meglio contanti subito, quindi, ma perché? Che il settore telefonico italiano viva un lungo periodo di difficoltà non è un mistero, e anche che le performance di Vodafone fossero in contrazione è cosa nota. Vodafone, tra il 2018 e il 2023, si è vista erodere sempre più la quota del mercato mobile con ricavi in calo, tranne il 2022 in cui ha raggiunto parità, e con l’EBDITA adjusted che nel 2023 ha chiuso a – 14% e un gap complessivo nell’arco degli ultimi 5 anni pari a meno 38%.

Ma, leggendo il comunicato dell’altro giorno, si evince qualcosa di più: come ha osservato anche un’analisi del Financial Times su LEX, Vodafone evidenziato che dall’EBITDA italiano devono essere scorporati circa 300 milioni di euro, riferibili a “group charges”. Dunque, l’EBITDA di Vodafone Italia risulta essere 1 miliardo di euro, e non 1 miliardo e 300 milioni come dichiarato precedentemente. Il 31 marzo 2020 era di 2 miliardi: in meno di 4 anni, Vodafone ha dimezzato la sua redditività.

Gli analisti di mercato riconoscono alla proposta degli svizzeri il vantaggio di avere minore rischio regolatorio. Dopo l’annuncio, però, non sono mancate alcune perplessità proprio in Svizzera, dove l’operazione ha scalato l’agenda del dibattito politico interno, vista la caratteristica di “azienda di Stato” di Swisscom. La Presidente della Commissione delle Telecomunicazioni svizzere Marianna Maret ha dichiarato che “sarebbe spaventoso” spendere 8 miliardi per acquisire Vodafone Italia.

Da monitorare le evoluzioni dell’operazione, ma resta chiaro a tutti che il mercato telefonico italiano (e non solo) è entrato nella stagione delle grandi operazioni straordinarie, necessarie a ridare sostenibilità ad un settore messo a dura prova da una competizione sfrenata, e a cui – al contempo – si richiedono ancora importanti investimenti infrastrutturali.