Tajani: "Unicredit fuori dalla Russia? La Bce si è allargata troppo"

La "strigliata" del vice premier e ministro degli Esteri alla Banca centrale europea

di Redazione Economia
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Russia, Tajani: "La Bce si è allargata troppo sull'uscita di Unicredit"

"Sono preoccupato anche io per la tenuta delle imprese italiane che operano in territorio russo, vale per Unicredit e per Ariston", ma il servizio ispettivo della Bce - che ha chiesto a istituti come Unicredit di accelerare l'uscita dalla Federazione - "si e' allargato un po' troppo" e serve un chiarimento della Giustizia europea.

Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sul caso di Unicredit che si e' rivolta alla Corte di Giustizia Ue riguardo i termini fissati dalla Banca centrale europea per l'uscita dalla Russia.

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"La vicenda Unicredit-Bce sembra ripetere quanto accaduto qualche anno fa, quando lo stesso servizio ispettivo che ora chiede a Unicredit di andare via dalla Russia - non senza danni economici - cerco' di costringere tutte le banche italiane a vendere in tempi brevissimi i crediti deteriorati", ha ricordato Tajani.

"Mi opposi perche' credevo che il servizio ispettivo si allargasse un po' troppo: quindi nessuna guerra con la Bce, ma chiedere un'interpretazione esatta delle norme da parte della giustizia europea mi pare una mossa giusta", ha detto, parlando alla conferenza stampa di presentazione della ministeriale Commercio del G7 che si terra' il 16 e 17 luglio a Villa San Giovanni.

"Anche io sono preoccupato della tenuta delle imprese italiane che operano in territorio russo, questo vale per Unicredit e vale per Ariston", ha aggiunto. "Nessuno vuole sostenere la Russia", ha concluso il ministro, "ma visto che sono imprese che operano nel quadro delle sanzioni" non si puo' chiedere a queste imprese di subire danni.