Telefonica, mossa strategica del governo spagnolo: acquisterà fino al 10%

Dopo l’ingresso da parte di Saudi Telecom, lo stato spagnolo torna azionista nella società. L'operazione vale 2 miliardi

di Redazione Economia
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Pallette, ceo di Telefonica
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Il governo spagnolo entra al 10% in Telefónica dopo l'ingresso di Saudi Telecom

Lo Stato spagnolo rientra nell'azionariato di Telefónica dopo ventisei anni dalla completa privatizzazione del colosso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC). Questo avviene a tre mesi dall'entrata nella società dell'operatore statale saudita Stc (Saudi Telecom Company), il quale aveva acquisito il 9,9% delle azioni sul mercato. La notizia è riportata da La Repubblica.

La vicepremier e ministra dell'Economia uscente, Nadia Calviño, recentemente nominata presidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), aveva dichiarato: "Applicheremo tutti i meccanismi necessari per difendere gli interessi strategici della Spagna" come risposta a un'operazione inaspettata che non aveva coinvolto né il governo né la Casa Reale. Tale operazione aveva suscitato preoccupazioni all'interno della maggioranza di governo progressista. In risposta a questa situazione, lo Stato spagnolo ha acquistato il 10% delle azioni (circa due miliardi di euro) attraverso la Sepi, la società che gestisce le partecipazioni statali, riportando così lo Stato nella posizione di principale azionista.

L'acquisto è stato considerato inevitabile dall'esecutivo guidato da Pedro Sánchez, soprattutto alla luce delle pressioni provenienti dalla fazione di sinistra della coalizione governativa, per preservare "gli interessi nazionali", soprattutto considerando l'importanza strategica di Telefónica. Secondo una nota del ministero delle Finanze, Telefónica è coinvolta in tutte le aree tecnologiche del Ministero della Difesa e fornisce servizi e infrastrutture per le telecomunicazioni necessari alla difesa nazionale, sia sul territorio nazionale che nelle operazioni militari all'estero. Questi sono argomenti sensibili sui quali Madrid non poteva permettersi di essere subordinato a un consiglio di amministrazione controllato da Riyadh. Pertanto, l'operazione rappresenta un'inversione rispetto alla tendenza consolidata di privatizzazione delle grandi imprese spagnole dagli anni Ottanta ai Novanta. La ministra Calviño ha sottolineato che l'intervento del governo spagnolo segue la stessa direzione di altri grandi Paesi europei, come Francia e Germania, che hanno incrementato o stanno incrementando le loro partecipazioni pubbliche nelle principali compagnie di telecomunicazioni.

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