Temu, prezzi troppi bassi e tracciabilità oscura che dalla Cina porta alle Cayman: chi paga il conto della fast fashion
Dietro al colosso dell'e-commerce cinese ci sono parecchi misteri e percorsi poco chiari, tanto che la società è finita sotto indagine da parte dell'Ue per presunta violazione delle norme a tutela dei consumatori
Temu, tutto quello che si nasconde dietro all'app cinese di e-commerce
Da qualche anno è esplosa una piattaforma cinese di e-commerce: Temu. Ma dietro a questa azienda ci sono parecchi misteri e percorsi poco chiari, tanto che è finita sotto indagine da parte dell'Ue per presunta violazione delle norme a tutela dei consumatori. L’azione esecutiva dell’Antitrust Ue - riporta il dataroom di Milena Gabanelli su Il Corriere della Sera - vuole garantire "la conformità agli standard europei e la sicurezza per i cittadini di tutto ciò che viene venduto su Temu". La società cinese ha confermato "piena volontà a collaborare". Ma, se colpevole, rischia una maxi-multa fino al 6% del suo giro d’affari annuo globale.
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Temu, lanciata a Boston nel 2022 e in Italia nell’aprile 2023, fattura 50 miliardi. Nel 2024 — dice la Commissione Ue e lo riporta Il Corriere — sono stati importati nell’Unione europea 4,6 miliardi di articoli di basso valore, cioè non oltre i 150 euro, quasi il doppio del 2023 (2,4 miliardi) e più del triplo del 2022 (1,4 miliardi). Ogni giorno in totale 12 milioni di oggetti low cost vengono importati in Europa e nove volte su dieci arrivano dalla Cina. Nel 2023 sono stati trovati 17,5 milioni di articoli contraffatti alle frontiere: circa la metà dei prodotti falsi sequestrati erano stati acquistati online.
Il fondatore e azionista di controllo - in base a quanto risulta a Il Corriere - si chiama Colin Zheng Huang, nazionalità e residenza cinese, ex ingegnere di Google. Mr Huang incassa sul suo conto corrente i guadagni provenienti dalla PDD di Cayman e li incanala su tre finanziarie e un trust di famiglia, tutti strategicamente domiciliati alle Isole Vergini Britanniche. Un articolato sistema che mette il denaro drenato dal gruppo al sicuro dalle tasse. Riassumendo: Temu - conclude il dataroom - vende prodotti per lo più di sconosciute aziende della provincia cinese che potrebbero anche essere illegali o contraffatti. Noi li acquistiamo attratti dal prezzo basso, alimentando così l’economia cinese. A danno delle aziende tracciabili, che investono per produrre rispettando gli standard di qualità, e alle quali vengono sottratti ricavi.