Tenaris, nel '21 i Rocca tornano in utile: ricavi in crescita del 27% a 6,5mld
Utile netto in crescita del 246%, vendite triplicate e conti sopra le stime: il gruppo attivo nell'oil & gas recupera gli effetti della pandemia
Tenaris, nel 2021 ricavi a 6,5 miliardi, l'utile vola a 1,05 mld
L'utile netto sull'anno torna "verde" e cresce del 246% a 1,053 miliardi, lasciandosi alle spalle un rosso per un 634 milioni, i ricavi crescono del 27% a 6,521 miliardi, l'ebitda è in rialzo del 113% a 1,359 miliardi, con un margine Ebida del 20,8%, l'utile operativo passa da un valore negativo per 663 milioni a 708 milioni: il gruppo guidato dalla famiglia Rocca, Tenaris, nel 2021 torna in utile "riprendendosi con forza dai peggiori effetti della pandemia".
Nel quarto trimestre i profitti sono triplicati con ricavi in forte rialzo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre nel 2021 l'azienda è tornata in attivo, con una crescita delle vendite sopra le stime, grazie alla continua ripresa delle attività di trivellazione, all'andamento dei prezzi Octg (oil country tubular goods) in Nord America, dove i livelli di scorte sono scesi sotto i livelli normali.
Nei tre mesi a dicembre, il gruppo produttore e fornitore di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha riportato profitti netti per 336 milioni di dollari, 0,31 dollari per azione (0,63 dollari per Ads), in rialzo del 207% rispetto ai 110 milioni, 00,09 dollari per azione (0,18 dollari per Ads) dello stesso periodo del 2020 (+3% rispetto ai tre mesi precedenti).
I ricavi si sono attestati a 2,057 miliardi di dollari, +82% rispetto al quarto trimestre 2020 e +17% rispetto ai tre mesi precedenti. Gli analisti attendevano profitti in rialzo (il consensus era tra un minimo di 263 milioni e un massimo di 365 milioni), con ricavi in crescita (consensus tra 1,99 e 2,013 miliardi).
Nel trimestre l'Ebitda è stato di 483 milioni (+151%), con un margine Ebitda del 23,5% (da 17% nel quartro trimestre 2020 e 21,6% nel terzo trimestre), nonostante l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, mentre l'utile operativo di 273 milioni (da 7 milioni).
Nella prima metà del 2022 Tenaris prevede "un ulteriore aumento delle vendite grazie ai prezzi piu' elevati in Nord America e alle consegne alla pipeline offshore in Europa", mentre nel secondo trimestre si dovrebbe "assistere a una significativa ripresa delle vendite in Medio Oriente e in Africa", si legge nella nota del produttore e fornitore di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas sui conti del quarto trimestre e dell'intero 2021, in cui si sottolinea che "nonostante i costi energetici più elevati in Europa, il nostro margine Ebitda dovrebbe continuare ad aumentare anche nel primo semestre".
In generale, Tenaris sottolinea che l'economia globale "ha registrato una forte ripresa nel 2021 e con essa la domanda di energia, compresi petrolio e gas" e per questo "gli aumenti della produzione di non sono riusciti a tenere il passo dell'incremento dei consumi, cosa che si e' tradotta in un rialzo dei prezzi e in una riduzione delle scorte'. Inoltre, "i pezzi del petrolio sono tornati sopra i livelli pre-pandemia e quelli del gas naturale liquefatto hanno toccato valori senza precedenti nel quarto trimestre".
Il gruppo prevede quindi che "sebbene gli investimenti nelle trivellazioni di petrolio e gas saliranno nel 2022, rispetto ai minimi degli ultimi due anni, è improbabile che il livello di spesa torni a livelli pre-pandemici". Infine, il Cda intende proporre all'assemblea annuale generale, che si terrà il prossimo 3 maggio, il pagamento di un dividendo per un aggregato di 484 milioni di dollari, compreso l'acconto da 153 milioni di novembre 2021. Questo significa che, se ci sara' l'ok dell'assemblea, sarà staccata a maggio una cedola di 0,28 dollari per azione (0,56 dollari per Ads), pari a circa 331 milioni.
Tenaris viaggia a corrente alternata, rallentata dalle incertezze del Ftse Mib (-0,48%) e dal calo del petrolio (-1,39% il Wti marzo e -1,41% il Brent aprile). Il titolo del produttore e fornitore di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas al momento cede lo 0,38% a 11,82 euro per azione, ma nelle prime battute era arrivato a guadagnare il 2,5% a un massimo di seduta di 12,22 euro per azione, un livello che non si vedeva da luglio 2019, dopo la pubblicazione dei conti, che sono stati molto bene accolti dagli analisti, che li hanno giudicati solidi e molto superiori alle attese.
"I risultati del quarto trimestre e l'outlook sul primo semestre 2022 sono molto forti e superiori alle attese" e "puntano a un graduale e continuo recupero dell'attivita' e del margine", mentre l'utile netto "e' stato superiore alle nostre stime per 255 milioni e continua a ricevere un forte contributo dalle partecipate ad equity Ternium e Usiminas, grazie ai prezzi record del settore dell'acciaio", hanno sottolineato gli esperti di Equita, spiegando che "per il primo semestre, Tenaris si aspetta un ulteriore aumento del fatturato grazie a prezzi piu' alti in Nord America e la consegna di una pipeline offshore in Europa e dovrebbe registrare un significativo recupero del fatturato in Medio Oriente e Africa".
Inoltre, nonostante l'aumento del costo dell'energia in Europa, l'Ebitda margin dovrebbe continuare a salire", motivo per cui Equita, che conferma il "buy", si aspetta "una revisione al rialzo delle stime". Dello stesso avviso anche gli analisti di Banca Akros, che parlano di "risultati buoni e superiori alle stime, con un outlook che rimane molto positivo", soprattutto grazie al miglioramento delle attivita' di trivellazione, al previsto continuo aumento delle vendite e al miglioramento dei margini operativi. Inoltre, l'outlook positivo sulle attivita' di trivellazione nell'oil e gas potrebbe continuare a supportare la performance finanziaria della societa' nei prossimi trimestri, cosa in parte controbilanciata dagli alti prezzi dell'energia", aggiungono gli esperti di Intesa Sanpaolo, convinti che "il mercato possa apprezzare questi risultati e l'outlook", motivo per cui il rating e l'obiettivo di pezzo sono stati messi sotto revisione.