Tensioni geopolitiche e prospettive della Fed agitano i mercati ad aprile

Rendimenti positivi per le materie prime: oro da record a 2.400 dollari all'oncia

di Redazione Economia
Tags:
geopoliticamercati
Mercati finanziari
Economia

Fed incerta sui tagli dei tassi e tensioni geopolitiche: ecco impatto sui mercati globali nel mese di aprile

Il mese di aprile è stato un periodo difficile per i mercati. Gli investitori hanno ritenuto improbabile che la Fed procedesse con un taglio dei tassi a giugno, mentre le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente hanno innescato una certa cautela. Di conseguenza, sia i mercati azionari che obbligazionari hanno subito una fase di consolidamento, non riuscendo a mantenere i guadagni accumulati a marzo.

Secondo un'analisi del sito Startmag.it, il mercato azionario globale è scivolato di oltre il 3%, principalmente guidato dal ribasso degli scambi negli Stati Uniti. L'Europa ha mostrato una resistenza relativa, mentre il Regno Unito ha addirittura registrato un aumento dei prezzi. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti dei titoli hanno visto una tendenza al rialzo poiché i mercati hanno riconsiderato la probabilità di una politica di taglio dei tassi da parte della Fed.

Per quanto riguarda le materie prime, è stato un mese di rendimenti positivi, trainati soprattutto dall'oro che ha raggiunto un nuovo record a 2.400 dollari l'oncia.  Anche il rame ha mostrato una performance solida, mentre il petrolio ha mantenuto una posizione stabile. Nonostante alcuni segnali di miglioramento nell'attività manifatturiera globale, gli investitori hanno continuato a monitorare con attenzione i dati economici, specialmente quelli relativi all'inflazione.

LEGGI ANCHE: Oro a prezzi record, è il momento di vendere: oltre 2700 euro per 40 grammi

Negli Stati Uniti, i dati macroeconomici solidi hanno alimentato un rialzo delle aspettative di crescita, nonostante l'aumento dei tassi reali. Tuttavia, i dubbi sull'inflazione hanno complicato la prospettiva di tagli dei tassi da parte della Fed. Anche in Europa e nel Regno Unito, i tagli dei tassi sembrano più probabili, ma potrebbero essere posticipati al terzo trimestre.