Tim, Kkr punta al delisting del gruppo: governo e Cdp uniti per la rete unica
Arriva la risposta ufficiale del fondo americano, disponibile "ad approfondire il dossier" del colosso delle comunicazioni
Tim, Kkr avvia il "cantiere propedeutico al lancio dell'Opa" da 0,55 euro per azione
Il fondo statunitense Kkr ha risposto alla missiva dei vertici di Telecom Italia. Nella lettera si sottolinea la disponibilità del fondo newyorkese “ad approfondire il dossier” del colosso delle comunicazioni, avviando “il cantiere propedeutico al lancio dell'Opa” da 0,505 euro per azione. Nello specifico, Kkr ha fatto sapere di puntare al delisting, quindi di essere interessato non a singoli pezzi ma all'intero gruppo telefonico. L'operazione sarebbe finanziata quasi per intero con capitale proprio e per la restante parte a debito. Per quanto riguarda i tempi il fondo americano attende l'eventuale accesso alla due diligence.
Su un altro fronte molto discusso, sono arrivati gli endorsement di governo e Cassa Depositi e Prestiti. “La rete unica è uno degli obiettivi del governo e succederà”, ha dichiarato Francesco Giavazzi, consigliere economico di Palazzo Chigi, intervenendo al Bloomberg Capital Markets Forum 2022 “Una duplicazione degli investimenti sulla rete non ha senso dal punto di vista industriale”, ha aggiunto Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cdp. “Siamo di fronte a un mercato completamente diverso rispetto al passato, ha fatto eco l'amministratore delegato di Tim Pietro Labriola, e ora abbiamo quattro sfide differenti". Due di queste sono "il Brasile e la fibra, vera attività nel lungo termine". Secondo Labriola "bisogna scegliere se avere buoni numeri nel triennio o nel lungo periodo".
Intanto però nella giornata di ieri S&P ha abbassato il rating a lungo termine di Telecom Italia a 'BB-' da 'BB' con outlook negativo. L'agenzia di rating ha spiegato che in contrasto con la precedente previsione, ora prevede ricavi e utili inferiori con un ebitda in calo più rapido del previsto. E ancora l'indicazione più debole è dovuta a una ripresa più lenta del roaming e delle vendite di telefoni e movimenti valutari avversi che stanno ancora influenzando i contributi delle attività brasiliane nel 2021. Nelle previsioni S&P non ha ancora incorporato l'offerta di acquisizione di Kkr né il piano strategico di riorganizzazione 'stand alone' messo a punto dal Ceo Pietro Labriola.
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