Tim, Labriola a breve Ceo. Kkr: asset divisi per far emergere più valore
Il d.g. Labriola sarà promosso entro il 16 gennaio. Goldman Sachs e Lion Tree esaminano l'offerta Kkr
Tim, Pietro Labriola Ceo entro il 16 gennaio e intanto prepara il piano strategico
Pietro Labriola Ceo entro il 16 gennaio. Sarebbe questa la data - scrive oggi il quotidiano la Repubblica - entro cui sarà nominato il nuovo amministratore delegato di Tim. Il tutto avverrà attraverso la convocazione di un consiglio di amministrazione straordinario per vagliare le linee guida del piano e cooptare Labriola in consiglio consentendogli piena operatività gestionale. Lo stesso premier Draghi aveva precisato nella conferenza stampa di fine anno che su Tim non era stata ancora presa una decisione e che doveva essere ancora nominato l'ad.
Il piano strategico che Labriola, che attualmente ricopre il ruolo d.g., sta mettendo a punto con Mediobanca e studio Vitale dovrebbe articolarsi su più scenari. Essi potranno variare, secondo Repubblica, nel caso che si debba rispondere ad una o più offerte di acquisto e punterebbe a far emergere l'enorme valore interno a Tim e dei suoi asset. Più valore interno a Tim emerge più sarà scongiurata la possibilità di essere un target da scalare. L'azienda, tuttavia, specifica ad affaritaliani.it che rispetto ai temi relativi alla manifestazione di interessa indicativa e non vincolante arrivata da KKR, ha come advisors Goldman Sachs e Lion Tree e che quindi i due aspetti vanno considerati scissi.
Nel pomeriggio è in programma l'incontro tra i sindacati e il presidente di Tim Salvatore Rossi, chiesto dai primi subito dopo Natale per un confronto sul futuro dell'azienda. E' quanto apprende l'Adnkronos. L'incontro, che potrebbe vedere anche la partecipazione di Labriola che aveva già in programma di vedere i sindacati il prossimo 12 gennaio, era stato chiesto in una lettera da Fistel Cisl e Slc Cgil a Rossi. Il presidente aveva risposto a stretto giro dando la sua disponibilità ed poi estendendo il confronto anche a Uilcom Uil.
A più riprese i sindacati avevano chiesto nelle ultime settimane di incontrare i vertici e di poter esprimere il proprio punto di vista sui cambiamenti che caratterizzano questa fase della vita dell'azienda: dalla recente uscita dal gruppo dell'amministratore delegato Luigi Gubitosi, alla manifestazione di interesse per l'intero capitale da parte del fondo Kkr (già detentore del 37,5% della società per la fibra Fibercop) con, sullo sfondo, l'ipotesi di rete unica che potrebbe derivare dalla fusione con gli asset di Open Fiber.
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