Tim, "non strada predefinita": per il mercato ok di Draghi all'offerta di Kkr
Dopo le parole del premier nella conferenza stampa di fine anno, il titolo chiude in positivo la seduta di Borsa
Draghi: "Tutelare occupazione, infrastruttura e tecnologia"
Disco verde del governo Draghi all’Opa di Kkr? Il mercato ha interpretato le parole di Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa di fine anno, in questo senso. In una seduta povera di scambi in cui il titolo Tim scambia ancora a livelli inferiori all’offerta (0,505 euro ad azione) del fondo americano con base a New York da 430 miliardi di dollari di masse gestite, il prezzo delle azioni della compagnia guidata da Pietro Labriola chiude a Piazza Affari in rialzo dell'1,8% e 0,4428 centesimi dopo che il premier ha ribadito i lavori in corso per il riassetto del gruppo di telecomunicazioni. E’ stato quel “non c’è una strada predeterminata" e il Governo "non è in condizione" di definire una strada o meno” a far scattare gli acquisti degli operatori. Parole lette come una non opposizione alle velleità degli americani.
E neanche i distinguo di Draghi, già esplicitati da Chigi e ribaditi nella sede odierna, hanno scalfito le scommesse sul listino milanese. "C'era una situazione precedente che è in evoluzione, c’è un'Opa che sarà annunciata, di cui però ancora non si capiscono le caratteristiche, ci sono una serie di negoziati tra Cassa depositi e prestiti, tra Vivendi e gli altri azionisti di Tim", ha detto il presidente del Consiglio sottolineando che il punto fermo per il Governo è la tutela di occupazione, infrastruttura e tecnologia.
"Ci sono tre cose - ha ribadito Draghi - che il Governo deve tutelare nel futuro dell'assetto societario di Tim: l'occupazione, l'infrastruttura, cioè la rete e la tecnologia, perchè all'interno della società ci sono delle realtà tecnologiche di primo ordine. Quindi, ora noi dobbiamo vedere quello che sta succedendo perchè ancora non è chiaro che cosa stia succedendo. La configurazione societaria che verrà creata o a cui si perverrà attraverso l'azione degli azionisti attuali o attraverso anche l'azione di Governo dovrà permettere il raggiungimento di questi tre obiettivi". In questo quadro, ha sottolineato il premier, "non c'è una strada predeterminata" e il Governo "non è in condizione" di definire una strada o meno.
Secondo i trader, in un mercato privo di spunti rilevanti e con scambi ridotti a causa del clima festivo, le parole di Draghi hanno avuto anche l'effetto di vivacizzare gli scambi sul titolo che nelle ultime settimane è stato depresso dall'incertezza attorno all'operazione di Kkr e alla governance del gruppo. In più, c'è da sottolineare che il mercato scommette sempre su una nuova offerta migliorativa.
I sindacati si sono definiti "rassicurati sul futuro del gruppo", ma ora "c'è preoccupazione - hanno dichiarato fonti sindacali a Radiocor - per il vuoto di potere, in assenza della nomina di un nuovo amministratore delegato". Le stesse fonti aggiungono che c'è preoccupazione per il possibile depauperamento dell'azienda, sotto il profilo economico e organizzativo, in assenza di un piano industriale aggiornato e in assenza del nuovo amministratore delegato. I sindacati delle tlc (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) hanno intanto chiesto, e ottenuto, un incontro con l'attuale direttore generale, Pietro Labriola. Il confronto si terrà il 12 gennaio.