Tim riduce il debito a 8 miliardi, ma il titolo continua a soffrire a Piazza Affari: le prospettive degli analisti in vista delle trimestrali
La società ha in programma per il prossimo 13 novembre il cda per l'approvazione dei conti del terzo trimestre. Ricavi domestici previsti in crescita dell'1,9%
Sede Tim
Tim, secondo gli analisti cala il debito ma anche gli investimenti
Si avvicina un appuntamento importante per Tim e i suoi manager guidati dall'ad Pietro Labriola. Mercoledì prossimo, 13 novembre con conference call il 14, la società ha in programma il cda per l'approvazione dei conti del terzo trimestre. Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della società prevede ricavi per 3,58 miliardi di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 3,46 miliardi dello stesso periodo nel 2023. Il debito è visto in discesa sotto gli 8 miliardi di euro a 7,966 miliardi. Nei primi sei mesi la società aveva dichiarato ricavi per 7,112 miliardi con un organico totale pari a circa 27 mila dipendenti (quasi 18mila in Italia e 9 mila in Brasile).
Prima dello scorporo della rete il totale dei dipendenti era pari a 37mila e dunque 20 mila sono quelli finiti in Fibercop, la società della rete controllata da Kkr e dal Mef che ha permesso a Tim di portare il debito da 26 a meno di 8 miliardi. Sempre secondo gli analisti i ricavi domestici nell'ultimo trimestri sono previsti in crescita dell'1,9% per merito dell'incremento del segmento Enterprise, dedicato alle aziende cresciuto del 5,7% a 773 milioni mentre i servizi consumer (telefonia fissa e mobile) sono in decrescita dello 0,2%. Sparkle, la società dei cavi sottomarini che dovrebbe essere venduta al Mef e al fondo Asterion entro la fine di novembre (l'ad Labriola starebbe negoziando una offerta migliorativa rispetto ai 700 milioni proposti) vede ricavi in crescita dell'1%, nei tre mesi in questione, per un totale di 259 milioni. Tim Brasil ha pubblicato i conti trimestrali con ricavi pari a 1,061 miliardi, in aumento del 7,2 per cento.
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In crescita il margine lordo (Ebitda) che, secondo gli analisti, si attesterà a 1,109 miliardi:+7,3% con quello domestico in crescita del 6,8% e quello di Tim Brasil aumentato del 7,6%. In frenata invece gli investimenti. Il Capex nel mercato domestico è previsto infatti in calo del 7,1% e dell'1,6% per Tim Brasil. Da inizio anno, il titolo Tim ha registrato una flessione di quasi il 23%, collocandosi tra i peggiori di Piazza Affari. Ieri Tim quotava 0,22 euro ad azione con un calo dello 0,67%. Il prezzo obiettivo medio è dato dal consensus di Bloomberg a 0,31 euro con un potenziale rialzo del 34,8%, in decrescita rispetto alle aspettative dei mesi precedenti.