Tim, nulla di fatto per la cessione di Sparkle. Il titolo soffre in Borsa

Non c'è ancora una data per la cessione della società dei cavi sottomarini che Labriola (ad di Tim) valuta intorno agli 800 mln. Soffre il titolo in Borsa

di Maddalena Camera
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Economia

Tim, ombre sul dossier Sparkle. Telecom vuole vendere anche la partecipazione residua del 3% in Inwit 

Telecom Italia scende in Borsa di oltre il 2% dopo il cda che ha sancito ancora un nulla di fatto per la cessione di Sparkle. Ossia la società dei cavi sottomarini che, l'ad di Tim, Pietro Labriola, valuta intorno agli 800 milioni e che dovrebbe essere ceduta al Mef e al fondo Asterion. Labriola ha comunicato che l'offerta non è ancora arrivata.

Nei mesi scorsi ne era stata bocciata una da 750 milioni ritenuta insufficiente. Telecom vuole anche vendere anche la partecipazione residua del 3% in Inwit, la società delle torri di trasmissione, che dovrebbe fruttare intorno ai 300 milioni. Nel cda ordinario che si è tenuto giovedì scorso si è parlato, ovviamente, anche del tema più caldo, ossia la cessione della rete, confluita dentro il veicolo societario NetCo, a Kkr e al Mef per circa 18 miliardi di euro.

Una data certissima ancora non c'è ma tutti si attendono che la firma dell'accordo possa avvenire ai primi di luglio. Tra i temi importanti anche il rimborso da parte dello stato di 1 miliardo di euro di canone di concessione non dovuto. Tra le opzioni la società medita anche l'esecuzione immediata.  Per Tim il pagamento immediato sarebbe un'ottima cosa visti i costi  da affrontare conseguenti all'operazione di vendita della rete. Il governo però potrebbe rallentare facendo ricorso in cassazione.

Intando Equita ha ribadito il target price per le azioni della società a 0,34 euro e ha anche sottolineato che, dopo la cessione di NetCo, «sia ConsumerCo che EnterpriseCo avranno opzioni di crescita esterna".  Gli obiettivi, secondo Equita, potrebbero essere Poste mobile ed Iliad, quest'ultima però che potrebbe essere più compratore che comprato. Mentre  per la divisione enterprise "potrebbero essere nel mirino Lutech, Engineering e Maticmind ma anche realtà più piccole". 

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