Titoli di Stato più invitanti nel 2024, cresce il risparmio delle famiglie (+7%)
Nonostante ci siano complessivamente più soldi rispetto a sei anni fa, le modalità di risparmio stanno cambiando
Cresce il risparmio delle famiglie (+7%)
Il risparmio degli italiani è in trasformazione, con un incremento nominale del 25,6% dal 2018, che si riduce al 7,1% se aggiustato per il potere d'acquisto attuale. Secondo i dati della Banca d'Italia, elaborati da Il Sole 24 Ore, nei sei anni passati i risparmi investiti in titoli di Stato sono cresciuti del 20% a prezzi costanti, mentre i depositi bancari hanno visto un calo del 2%.
La situazione varia notevolmente tra le 103 province monitorate, esclusa la Sardegna per mancanza di dati comparabili: in 68 province i conti correnti sono calati rispetto al 2018, considerando l'inflazione. Ad esempio, Alessandria, Rimini e Macerata hanno registrato rispettivamente cali del 10,2%, 11% e 14,4%.
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Nonostante ci siano complessivamente più soldi rispetto a sei anni fa, le modalità di risparmio stanno cambiando. Con la fine dell'effetto dei blocchi durante la pandemia, che aveva incrementato la liquidità, i depositi bancari sono diminuiti del 2,5% da aprile 2023 ad aprile 2024, a causa dell'aumento dei tassi di interesse che ha reso più attraenti altri tipi di investimenti. Le cifre nei titoli a custodia sono salite fino a 925 miliardi di euro alla fine del primo trimestre del 2024, aumentando di 218,5 miliardi rispetto a marzo 2022 (+22,7%).
Dal 2022, il totale dei depositi bancari è sceso di 59 miliardi di euro, passando da 1.173 miliardi a 1.114 miliardi, a causa dell'incremento dei costi della vita e dei tassi di interesse sui prestiti. Il valore del denaro nei depositi bancari, aggiustato per l'inflazione, mostra una perdita di potere d'acquisto.
Alcune province, come Bolzano, Brescia e Sondrio, hanno visto un incremento significativo della ricchezza complessiva, superando il trend medio nazionale. In contrasto, altre province come Crotone, Messina e Caltanissetta mostrano un impoverimento relativo.
La geografia dei conti correnti pro capite rimane stabile, riflettendo il divario storico tra Nord e Sud Italia. Bolzano e Milano hanno rispettivamente una media di 29.100 e 26.400 euro nei conti correnti pro capite, mentre Crotone e Trapani hanno 9.100 e 19.200 euro. Questo divario è aumentato dal 2018, dimostrando un'escalation delle disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza privata.