Toyota taglia i piani di produzione, pesano chip e Covid-19

Toyota ha annunciato nuovamente tagli sulle stime di produzione annuale a causa della terribile crisi di chip che sta travolgendo l'intero mondo dell'automotive

Economia
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Toyota, carenza di chip e Covid-19: tagliate nuovamente le stime sulla produzione annuale

Toyota ha tagliato nuovamente le proprie stime sulla produzione annuale del mese di settembre a causa della scarsità di microprocessori e delle ondate di Covid-19 nelle regioni del Sud-est asiatico e sta rivedendo i piani di produzione di ottobre. L'azienda ha specificato che il volume di produzione globale interessato da questi adeguamenti sarà di circa 70.000 unità (40.000 all'estero e 30.000 in Giappone) per il mese di settembre e 330.000 unità (180.000 unità all'estero e 150.000 unità in Giappone) per il mese di ottobre, rispetto al piano di produzione rivelato ad agosto.

Per quanto riguarda la produzione annuale dell'anno fiscale che termina il 31 marzo 2022, l'azienda sta adeguando il volume previsto a 9 milioni di unità, rispetto alla precedente previsione di 9,3 milioni di unità. Sebbene le prospettive da novembre in poi non siano chiare, l'azienda ha confermato le stime precedentemente emesse, sulla base di una domanda sostenuta. Le ragioni principali per l'adeguamento della produzione, spiega nel dettaglio Toyota, includono il calo delle operazioni presso diversi fornitori locali a causa della diffusione dell'insorgenza di nuove ondate di Covid-19 nel Sud-est asiatico e dell'impatto della scarsità di chip.

Sebbene gli stabilimenti e i fornitori stiano adottando misure complete di quarantena e vaccinazione, la circolazione del virus rimane imprevedibile, rendendo difficile all'azienda il mantenimento delle operazioni, ragione che la sta spingendo a cercare di trasferire la produzione verso altre regioni. Toyota, osservando che la domanda di chip continua ad aumentare, ha aggiunto che continuerà a valutare le contromisure a medio e lungo termine con le aziende interessate.

Il focus, si legge nel comunicato, è quello di fare il possibile per consegnare quante più auto possibile e nei tempi più rapidi, ad esempio spostando i piani di produzione su modelli con una domanda elevata. Per quanto riguarda le stime sul profitto operativo annuale, l'azienda ha confermato la previsione di 2.500 miliardi di unità annunciata ad agosto con la presentazione dei risultati del primo trimestre dell'anno fiscale 2022.