La crescita del trasporto ferroviario: treni, passeggeri, cantieri

Il numero di treni in circolazione e i passeggeri sono aumentati del 2% nel 2024 e per il 2025 si attendono cento nuovi treni

di redazione economia
Economia

Crescita del trasporto ferroviario tra ritardi e cantieri

Il 2024 è stato un anno decisivo per il trasporto ferroviario in Italia, con un occhio rivolto alla mobilità sostenibile e l'altro ai ritardi e disagi causati ai passeggeri, che hanno già interessato la prima parte di questo 2025. E non sono di certo mancate le polemiche, come quelle per il caos ferroviario che ha interessato Milano lo scorso 11 gennaio, e i vari guasti alla linea elettrica nella stazioni di Roma. Così Ferrovie dello Stato, per tamponare l’emergenza avrebbe proposto una misura alquanto drastica che promette di ridurre disagi tagliando almeno del 15% alcune corse. Sarà questa la soluzione?

Difficile dirlo considerando anche un'altra importante problematica cheha caratterizzato il trasporto ferroviario nell'ultimo anno: i cantieri. Attualmente, secondo quanto riporta il gruppo Fs, sarebbero 1.200 i lavori attivi sulla rete ferroviaria, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore economico di 2,7 miliardi di euro. Seppur fondamentali per ammodernare e potenziare le infrastrutture e per il piano di investimenti del PNRR, i diversi lavori hanno inevitabilmente reso più difficile la gestione del servizio, riducendo il margine di errore nella pianificazione e nell'esecuzione delle corse.

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Tuttavia i dati disegnano uno scenario molto più positivo. Per esempio, rispetto al 2023, il numero di treni in circolazione e i passeggeri sono aumentati del 2% nel 2024, raggiungendo un totale di mezzo miliardo di viaggiatori tra Frecce, Intercity e Regionali, mentre per il 2025 si attendono cento nuovi treni grazie a un investimento di 850 milioni di euro. Nel solo segmento regionale, invece, i passeggeri sono saliti a 415 milioni, con un incremento di 8 milioni rispetto all'anno precedente. Dietro questi numeri c'è infatti un piano ambizioso del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che ha messo sul tavolo 100 miliardi di euro da investire nei prossimi anni.

Ma la crescita del trasporto ferroviario non è solo un fenomeno italiano. Secondo Eurostat, nel 2023 in Europa sono stati registrati 429 miliardi di passeggeri per chilometro, un record assoluto dal 2004. Rispetto ai livelli pre-pandemia, il numero di viaggiatori è aumentato del 9,4%, segnalando una ripresa solida e costante.  Nonostante le difficoltà, il treno piace. In parte per la sua natura sostenibile – soprattutto se confrontato con le emissioni di gas serra di camion e autobus – e in parte per la maggiore affidabilità rispetto al trasporto aereo, spesso colpito da ritardi e prezzi elevati nei periodi di punta. Questo si riflette anche nei dati italiani: nel 2023, il Polo passeggeri di FS ha registrato un aumento del 18%, con 470 milioni di persone trasportate da Trenitalia e 25 milioni da Italo, inclusi i collegamenti su gomma.

. Tuttavia, il ritardo del settore merci resta una nota dolente: nel 2023, il trasporto ferroviario di merci nell’UE ha segnato un calo del 4,9%, raggiungendo il livello più basso dal 2015. Insomma il futuro del trasporto ferroviario sembra comunque promettente. L’obiettivo ora è consolidare questa crescita e rendere il treno la spina dorsale di una mobilità integrata, efficiente e sempre più inclusiva.

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