Fs, il "dossier sabotaggi" si ingrossa: ecco le ipotesi in campo
In attesa dell'informativa alla Camera del ministro Salvini, prende corpo l'ipotesi dei sabotaggi da parte di gruppi organizzati
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Ferrovie dello Stato "sotto attacco". Prende corpo l'ipotesi dei sabotaggi da parte di gruppi organizzati
Che cosa intendeva Matteo Salvini quando ha iniziato a parlare, senza mezzi di termini, di sabotaggi sulle linee dei treni? L'ultimo episodio, in ordine di tempo, è una catena di una bicicletta che penzola dai fili che danno corrente ai convogli a Venezia.
Ebbene, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it l'idea non è più che si sia trattato di episodi sporadici e isolati, ma di una precisa strategia che vedrebbe anche il coinvolgimento di gruppi eversivi. Quali? Il tema è delicatissimo e la riservatezza è massima ma fonti vicine al dossier spiegano che ci si sta orientando verso frange dell'insurrezionalismo. Si ipotizza anche il ritorno delle frange più estreme del movimento No-Tav.
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Quello che non si capisce, però, è perché - se davvero dovessero essere accertate le responsabilità di gruppi organizzati e non l'iniziativa di singoli - le azioni si siano concentrate negli ultimi mesi. Un messaggio al ministro Salvini (che però è in carica da oltre due anni)? O c'è qualche ulteriore aspetto? Perché le Ferrovie, titolari del più importante piano industriale della storia italiana - 200 miliardi in dieci anni - sono finite sotto attacco? In attesa di capire gli sviluppi, queste domande continuano ad aleggiare. E i ritardi si accumulano.