Ue, asse Italia-Francia: "Serve un'agenzia europea del debito. Nuove regole"
L’ipotesi di conferire la quota legata alle spese per il Covid e per la crisi. Draghi e Macron sempre più padroni a Bruxelles
Ue, Draghi e Macron spingono per riscrivere il Patto di stabilità
L'alleanza tra Draghi e Macron in Europa è sempre più evidente. Con l'uscita di scena di Angela Merkel sono loro due i nuovi "padroni" a Bruxelles. Francia e Italia - si legge sul Corriere della Sera - hanno calato insieme le loro carte, nella partita per la riscrittura delle regole di bilancio europee. Lo hanno fatto sulla base dell’idea, condivisa, che qualunque nuovo accordo sui conti può funzionare solo in un’Unione europea progettata per esistere come soggetto geopolitico e tecnologico in un mondo segnato da crisi sistemiche e tensioni fra superpotenze. Ripensare il Patto di stabilità dopo questi anni, per Italia e Francia, non può essere solo un esercizio interno alla pura logica finanziaria.
L'idea - prosegue il Corriere - è quella di avere una revisione che renda le regole europee di bilancio più realistiche, meno ossessionate dai deficit annui, ma imperniate su pochi criteri fondamentali. C’è una progressiva riduzione del debito verso il 60% del prodotto lordo, da centrare sulla base di precisi tetti alla spesa pubblica in vista di obiettivi intermedi fissati a dieci anni. La più audace tra le proposte riguarda quello che lo studio francoitaliano chiama un «Debt Assumption Plan», un piano di assorbimento del debito. L’obiettivo è rimuovere di fatto tramite una nuova istituzione europea gran parte del peso e del rischio dell’enorme debito accumulato da ciascuno degli Stati durante la pandemia e, se c’è accordo, anche durante la crisi finanziaria globale.
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