Un dolce caffè per i Lavazza: distribuito un dividendo da 40 milioni

Per coprire il dividendo, Finlav ha destinato l'intero utile civilistico di 37,98 milioni di euro e ha attinto agli oltre 200 milioni di utili accantonati

di Redazione Economia
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Giuseppe Lavazza
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Lavazza stacca una cedola da 40 milioni nonostante la flessione degli utili

La famiglia Lavazza non si è tirata indietro di fronte alle sfide economiche, continuando a riempire le tazzine dei dividendi con la stessa dedizione che mette nei suoi caffè. E così, di recente, l'assemblea di Finlav, la holding di famiglia, ha approvato la distribuzione di un dividendo di 39,8 milioni di euro. Un importo che supera di poco i 38,8 milioni distribuiti lo scorso anno, ma che rimane sotto i 43 milioni del 2022, segno di una gestione prudente e attenta.

Secondo quanto riportato da Milano Finanza, per coprire questo dividendo, Finlav ha deciso di destinare interamente l'utile civilistico di 37,98 milioni di euro alla distribuzione, attingendo inoltre agli oltre 200 milioni di euro degli utili portati a nuovo. Questo approccio sottolinea una strategia chiara: garantire la continuità del flusso di dividendi anche di fronte a un calo significativo degli utili, mantenendo comunque una solida base patrimoniale.

Il forte calo dell'utile netto, sceso da 50 a 37,98 milioni di euro, riflette le difficoltà affrontate dal gruppo nel 2023. Una delle cause principali è stata la riduzione dei dividendi incassati dalla controllata Luigi Lavazza Spa, passati da 42,7 milioni a 38,8 milioni. Questa flessione, unita alla compressione dei margini operativi, ha portato a una contrazione dell’EBITDA del 15%, sceso da 309 a 263 milioni di euro, e a un calo dell'utile netto da 95 a 68 milioni di euro.

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Nonostante un incremento del 13% nei ricavi consolidati, che hanno superato i 3 miliardi di euro, l'aumento dei costi di vendita e delle spese generali ha gravemente eroso i margini del gruppo, portando a un drastico calo del 34,1% dei profitti, con un utile d'esercizio che è sceso a 66,4 milioni di euro, rispetto ai 100,7 milioni dell'anno precedente.

Sul fronte patrimoniale, il gruppo ha visto una leggera crescita del patrimonio netto, che è passato da 2,54 a 2,58 miliardi di euro, segnale di una solidità finanziaria mantenuta nonostante le difficoltà. Tuttavia, la decisione di svalutare integralmente la partecipazione in Chili Spa, azzerandone il valore di bilancio per 1,945 milioni di euro, dimostra un approccio prudente e realistico nella gestione degli investimenti.