Un’idea per far uscire l’Argentina dalla crisi economica
La svendita di tutte le più importanti risorse del Paese uno dei più gravi errori sul fronte economico-finanziario
Argentina, come ripartire
Grazie alla Marina Militare, con la Nave Scuola San Giorgio D562, nel 1975 ho avuto l'opportunità di visitare svariate Nazioni e città tra cui l'Argentina con la sua capitale Buenos Aires. Era obbligatorio, per visitare la città, rimanere all'interno di un quadrato fornitoci dalla Polizia Argentina a causa dei terroristi Tupamaros (movimento di guerriglia urbana di ispirazione comunista) mentre il governo era guidato da Isabel Peron e la situazione economica anche all'epoca non era delle più rosee, il tasso d'inflazione veleggiava intorno al 330,9%, mentre il cambio era di 1 dollaro per 140 pesos argentini oltre ad una stagnazione nell'economia con la conseguente disoccupazione. Dal 1975 ad oggi, l'Argentina ha affrontato diverse crisi economiche e finanziarie.
Tra le crisi più significative si possono citare:
1. la crisi del 1982: durante questo periodo, l'Argentina ha dichiarato la bancarotta, affrontando un'enorme crisi del debito.
2. La crisi dell'iperinflazione del 1989 (5.900%) - 1990 (3.079%): l'Argentina ha sperimentato un'alta inflazione che ha portato a una crisi economica e sociale.
3. La crisi del 2001-2002: questa crisi ha portato all'abbandono della parità del peso argentino con il dollaro statunitense (da 1:1 a 3:1), causando una grave recessione economica e un aumento della disoccupazione e della povertà.
4. La crisi del debito del 2018-2019: l'Argentina ha affrontato un'altra crisi del debito, cercando di negoziare con i creditori per ridurre il peso del debito.
5. La crisi economica attuale causata dalla pandemia di COVID-19: l'Argentina ha subito un'ulteriore recessione economica dopo l'arrivo del coronavirus nel 2020.
LEGGI ANCHE: Pragmatismo e prudenza in economia: il "fil rouge" tra Milei e Meloni
Ma non è tutto. A mio avviso uno dei più gravi errori sul fronte economico-finanziario, non so quanto sia imputabile alla corruzione, è stata la “svendita” accelerata di tutte le più importanti risorse del Paese, dalle telecomunicazioni, ai trasporti (treni ed aerei), dall'acqua al gas, al petrolio (secondo i calcoli più recenti disponibili, 2015, questo paese ha riserve accertate di 27 miliardi di barili di petrolio non convenzionale e 802 trilioni di metri cubi di gas non convenzionale).
Le 10 principali attività economiche dell'Argentina | Thpanorama - Diventa meglio oggi Una vera fortuna se non fosse stato tutto svenduto. Potrei continuare a scrivere, ma il buon senso mi dice che non è sempre interessante ciò che è lungo ed allora vi rimando al documentario Argentina Diario del Saccheggio ITA (Intero) (youtube.com), che ritengo esaustivo. Domanda: potrebbe esserci un modo per far uscire l'Argentina dalla crisi anche se l'attuale rapporto peso dollaro è di $ 1 a 799,95 pesos? Pur sapendo che: secondo l'Osservatorio Odsa Uca, nel III trimestre sono saliti a livelli record la povertà (44,7%), (per la fascia bambini adolescenti addirittura al 62,9%), l'indigenza (9,6%) e la disoccupazione o precarietà lavorativa (33,1%)? Potrei dire che una soluzione c'è.
Quale? Quando una Nazione è in crisi ecco che si presenta il FMI o la Banca Mondiale e altre entità che costringono le popolazioni ad ulteriori “riforme” e sacrifici (come se quelli che fanno non bastassero) ergo sarei più propenso che un eventuale finanziamento non finisse direttamente nelle casse dello Stato Argentino, ma subito nelle mani degli argentini (evergetismo di stato). Come? Dando ad ogni famiglia una carta di credito prepagata, del valore di 5.000 dollari (attualmente il salario mensile nel manifatturiero è di circa 8.000 $ l'anno), da spendere in acquisti di beni, no usato e no servizi.
La popolazione è composta da 38.871.000 persone ed ogni famiglia mediamente da 3,3 persone, quindi circa 11.779.091 famiglie x $ 5.000 = $ 58.895.455.000 x (per la propensione al risparmio, dato del 2019) 15(?)/100 = 6,67 = $ 392.832.684.450, risultato finale per effetto del moltiplicatore. Con questi numeri si potrebbe riavviare l'economia dell'Argentina sapendo che il debito pubblico al giugno 2023 era di 403,809 MLD con un PIL 2022 a 632,7 MLD di dollari, così dando, forse, un futuro un po' più sereno alla popolazione. Ovviamente il prestito va restituito, ma saranno le casse dello Stato a farlo con gli introiti provenienti dalle tasse e dall'IVA (21%). Questa potrebbe essere un'idea, ma chi glielo dice al Governo del Presidente Javier Milei?