Una newco per l'Italia ed Enilive in Borsa prima di Plenitude, la nuova Eni

CO2, decarbonizzazione e... Ecco tutti i dettagli della nuova struttura societaria di Eni

di Redazione Economia
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La nuova Eni di Claudio Descalzi, i nuovi piani nel dettaglio

La struttura di Eni si è notevolmente trasformata rispetto a soli 2-3 anni fa, e persino dall'ultima presentazione del piano strategico in marzo 2024. Come scrive Milano Finanza, il “cane a sei zampe” ha infatti annunciato che sette società satellite graviteranno attorno ad essa, una in più rispetto a quanto previsto solo quattro mesi fa, quando il numero era salito da quattro a sei.

Tra le società esistenti, quali Var Energi e Azule attive nel settore oil & gas, e Plenitude nel settore delle rinnovabili, retail e infrastrutture di ricarica, si aggiunge una recente operazione di business combination nel Regno Unito con Ithaca Energy. Post-aggregazione, Eni deterrà il 38,5% della nuova entità e lancerà il settimo satellite.

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Come riporta Milano Finanza, altro sviluppo recente è il supporto del governo italiano a una newco dedicata alla cattura e stoccaggio della CO2, includendo la creazione di una nuova autorità per regolamentare questo nascente settore.

In Italia, si prevede una riorganizzazione interna con la fusione di Petroven in Eni, una controllata creata nel 2000 per gestire i depositi di carburante a Marghera. Questa mossa è finalizzata a razionalizzare e semplificare la struttura organizzativa riducendo i costi.

Inoltre, è in discussione la formazione di una società totalmente italiana per le attività di upstream, denominata Eni Italia, che riunirebbe le attività onshore in Basilicata e quelle offshore da Ravenna a Sicilia, includendo asset come Barbara, Annamaria, Clara Nw, Hera Lacinia, Bonaccia, Val d’Agri, Gela, Tresauro, e altri.

Francesca Zarri, in Eni dal 1996 e responsabile delle attività upstream italiane dal giugno 2024, è la candidata più probabile per il ruolo di amministratore delegato, sebbene Eni non abbia confermato ufficialmente questa indicazione, scrive ancora Milano Finanza.

Per quanto riguarda la CO2, Eni e Snam stanno avanzando su un progetto a Ravenna che mira a diventare un hub europeo per il Carbon Capture Storage (CCS). Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica dovrebbe stabilire i dettagli del modello di mercato tra settembre e ottobre 2024. Inoltre, è stato istituito il Comitato CCS, un organo composto da cinque membri, per gestire le questioni relative alla cattura e allo stoccaggio geologico della CO2.

Infine, per quanto riguarda le iniziative di decarbonizzazione, Plenitude si appresta a debuttare in borsa prima di Enilive, la quale prevede di selezionare un partner di minoranza entro fine anno. Nel frattempo, Enilive Iberia ha completato l'acquisizione di Atenoil, espandendo ulteriormente la sua rete di stazioni di servizio.