Unicredit, accordo con i sindacati: 510 lavoratori in uscita e 255 assunzioni

Uscite per chi maturerà i requisiti pensionistici entro il 1° gennaio 2030

di Redazione Economia
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Unicredit: ok accordo su ricambio generazionale, previste 255 nuove assunzioni

Unicredit ha firmato con i sindacati del credito un accordo su uscite e ricambio generazionale, che consente a 510 lavoratrici e lavoratori del gruppo, che matureranno i requisiti pensionistici fino al 1° gennaio 2030, l’accesso alle prestazioni straordinarie del fondo di solidarietà.

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L'accordo prevede 255 nuove assunzioni, a cui se ne potranno sommare un massimo di altre 86 per la sostituzione delle dimissioni volontarie nell’arco del piano industriale (fino al 31 dicembre 2024) di giovani con contratto di apprendistato. Nel caso di turn over di apprendisti più elevato, Unicredit - fa sapere una nota di First Cisl - provvederà ad ulteriori assunzioni sino ad un massimo di 169. Il piano di ricambio generazionale - evidenzia la nota sindacale - "terrà poi anche conto delle specificità geografiche, delle aree del Mezzogiorno e delle zone disagiate".

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“Riteniamo importante la riconferma ottenuta del tema del turn over che garantisce stabilità alle nuove assunzioni contrattate – commenta la segretaria nazionale di First Cisl Sabrina Brezzo – L’investimento sulla nuova e stabile occupazione nel settore resta per noi un impegno fondamentale e necessario per garantire il servizio alle famiglie, alle imprese e alle comunità”.

“Tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che hanno volontariamente aderito all’esodo vedranno accolte le loro domande. Ciò consentirà l’ottenimento di nuove assunzioni, in numeri importanti, garantendo il ricambio generazionale”, afferma in una nota il segretario responsabile Uilca Unicredit, Rosario Mingoia.

Per il segretario nazionale Uilca Giuseppe Bilanzuoli “l'esito finale positivo di questo negoziato conferma che il Fondo di solidarietà, volontario e aperto a tutte le lavoratrici e i lavoratori, continua ad essere fondamentale per gestire le ristrutturazioni delle aziende, creando soluzioni per nuova e buona occupazione di giovani, in linea con quanto delineato nel rinnovo del contratto nazionale del credito”.


 

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