UniCredit, Agricole o dossier Mps: Bpm ancora al centro del risiko in Borsa

A Rocca Salimbeni, i sindacati vedono il nuovo Ceo Lovaglio e chiedono rassicurazioni sugli esuberi e maggiore coinvolgimento sul piano di risanamento

Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banco Bpm 
Economia
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In evidenza Banco Bpm a Piazza Affari per le scommesse sul consolidamento nel settore del credito

Banche ancora in rialzo a Piazza Affari, con focus su Banco Bpm. In una giornata di estrema volatilità dei listini europei, i titoli del comparto bancario sono ben impostati, favoriti sia dalla prospettiva di un rialzo del costo del denaro, sia dalla speculazione su un consolidamento del settore. Così a metà mattinata Bper sale dello 0,83%, Intesa Sanpaolo dello 0,46%, Mediobanca dello 0,84% e Unicredit dello 0,3%.

Nel Ftse Mib è comunque in evidenza Banco Bpm che corre del 2,3%, portandosi a 3,6 euro. Fuori dal paniere principale, inoltre, Banca Mps mette a segno un progresso di mezzo punto percentuale. Gli investitori scommettono che Banco Bpm sarà presto protagonista di un'operazione straordinaria. Del resto, da indiscrezioni, è emerso che l'istituto nelle scorse settimane era nel mirino di UniCredit, anche se, dalle ultime indicazioni, pare che l'interesse del Ceo, Andrea Orcel, si sia raffreddato, a causa del rialzo delle quotazioni della banca, diventata troppo cara.

D'altra parte c'èchi non esclude che Banco Bpm possa far gola anche ad altri istituti, come ad esempio Credit Agricole Italia o che per aumentare ancora la propria stazza possa sedersi al tavolo di uno spezzatino di Mps per la definitiva risoluzione della crisi della banca toscana, agevolando l'uscita dello Stato dal capitale di Rocca Salimbeni. Nell'attesa di novità il mercato fa salire le quotazioni.

E in Mps sindacati bancari hanno chiesto, in un incontro ieri, al nuovo amministratore delegato Luigi Lovaglio di fare chiarezza sugli obiettivi strategici e di essere coinvolti in qualunque discussione sul futuro del gruppo.

"In primo luogo, è stata rappresentata al nuovo Ceo la necessità di una piena apertura al confronto con il sindacato aziendale, oltre a quella di una totale chiarezza sugli obiettivi strategici del gruppo – nuovo piano industriale, aumento di capitale, proroga della permanenza dello Stato nella proprietà della banca – a oggi non ancora definiti", si legge in una nota congiunta delle sigle che rappresentano i bancari.

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Per i sindacati ci sono alcuni punti fermi che sono "il mantenimento dell'integrità societaria e organizzativa del gruppo; la conservazione dell'attuale insediamento territoriale della banca e la valorizzazione del marchio; la salvaguardia dei livelli occupazionali, salariali e normativi delle lavoratrici e dei lavoratori, e l'implementazione della loro professionalità".

Il Tesoro, primo azionista di Mps dopo il salvataggio del 2017 da 5,4 miliardi di euro, sta negoziando con la Ue una proroga del termine per la privatizzazione dell'istituto. Nell'ambito del processo di ristrutturazione della banca sono circolate diverse ipotesi su possibili esuberi.

"Riteniamo inoltre imprescindibile un'assunzione di responsabilità da parte dell'azionista di maggioranza, tale da chiarire definitivamente le proprie intenzioni circa il futuro del gruppo. Per questo, è indispensabile che qualunque programma strategico avente per obiettivo il risanamento del Monte dei Paschi, contempli la piena partecipazione delle organizzazioni sindacali in ordine alla definizione dei progetti che riguardano le prospettive professionali e personali dei dipendenti", hanno proseguito i sindacati che hanno concluso: "L'amministratore delegato ha preso atto di tutte le argomentazioni illustrate dalle organizzazioni sindacali, rimandando a un successivo momento la disamina delle medesime".

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