Unicredit-Commerzbank, l'ok della Bce non basta: la Germania teme per la propria sovranità bancaria europea
Il report di Equita promuove il deal tra i due istituti bancari, ma la Germania continua a mettersi di traverso. Parla Saverio Berlinzani, Senior Analyst di ActivTrades
Andrea Orcel
UniCredit-Commerzbank, scontri politici anche con l'ok della Bce: la Germania è preoccupata per la propria sovranità
Equita benedice la possibile fusione tra Commerzbank e UniCredit, analizzando gli aspetti finanziari e industriali dell'operazione, che è già sotto la lente d'ingrandimento della Bce e delle autorità tedesche. Secondo il report, UniCredit, guidata da Andrea Orcel, potrebbe offrire un premio fino al 45-50% per acquisire il 100% di Commerzbank, con una valutazione stimata tra 18,5 e 19,5 euro per azione.
Inoltre Equita ritiene che Commerzbank rappresenterebbe per UniCredit "un’opzione di valore", con l'obiettivo di una business combination con un approccio amichevole. Per approfondire il report, e la questione tedesca, AffariItaliani.it ha intervistato Saverio Berlinzani, Senior Analyst di ActivTrades
Equita vede Commerzbank come un’"opzione di valore" per UniCredit: quali potrebbero essere i reali vantaggi?
L'acquisizione di Commerzbank offrirebbe a UniCredit un'espansione significativa in Germania, il mercato bancario più grande e solido d'Europa. La fusione porterebbe anche una maggiore diversificazione geografica per l'Istituto Italiano, rafforzando la presenza nel settore bancario dell'Europa centrale. Integrando le strutture di UniCredit e Commerzbank, si potrebbero generare sinergie significative, con risparmi di costo, razionalizzazione delle risorse, e miglioramento dell’efficienza. Questo è uno dei motivi principali relativi al fatto che sia una "opzione di valore."
Quanto è critico, nel contesto europeo, il sostegno della Bce e delle istituzioni tedesche per il completamento dell'operazione?
Il sostegno della Bce è cruciale, ma anche se la Banca Centrale approvasse, vi potrebbero essere ostacoli politici, come il timore della perdita di sovranità bancaria tedesca, che rischiano di complicare l'operazione.
Con un ROIC stimato al 18% e un accrescimento dell’EPS del +15%, quali settori ne trarrebbero maggior vantaggio?
Con un ROIC stimato al 18% e un incremento dell'utile per azione del 15%, i principali beneficiari sarebbero i settori Corporate e Investment Banking, perché la fusione rafforzerebbe l'offerta di servizi per imprese tedesche ed europee, con maggiori capacità di finanziamento, consulenza ed emissioni.
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Quali benefici giustificano un prezzo di 18,5-19,5 euro per azione?
I benefici che si avrebbero sarebbero legati a una presenza significativa nel cuore dell'Europa, con asset di qualità e una base clienti ampia, e ciò fornirebbe a UniCredit un vantaggio competitivo rispetto ad altre acquisizioni meno strategiche.