Unipol, Bper e il Vita trainano i conti. Fermo il Danni. 813 milioni di utili

La raccolta della compagnia guidata da Carlo Cimbri sale del 9,5% a 9,5 miliardi: Danni a quota 5,5 miliardi (+0,3%) e di un Vita a 3,9 miliardi (+25,7%)

Economia
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Profitti in crescita del 7,2% a quota 813 milioni per Unipol

Bper e le polizze Vita spingono i conti di Unipol del terzo trimestre che ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con 813 milioni di profitti (in crescita del 7,2%) a livello consolidato, a fronte di una raccolta diretta assicurativa a 9,5 miliardi (+9,5%), frutto di un Danni a quota 5,5 miliardi (+0,3%) e di un Vita a 3,9 miliardi (+25,7%).

Il combined ratio si attesta al 92,8% (rispetto all'86% registrato al 30 settembre 2020) mentre il Solvency ratio consolidato è pari al 208% (dal 212% di fine giugno). Una nota della compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri sottolinea che i primi nove mesi del 2020 erano stati particolarmente influenzati dalla riduzione della sinistralità conseguente al lockdown integrale decretato dal Governo mentre le limitazioni alla circolazione delle persone nella prima parte del 2021 sono state meno rilevanti (ciò si è riflesso sull'aumento del combined ratio).

Il contributo di Bper sui risultati 

Sul risultato netto ha invece "inciso positivamente, per 155 milioni (41 milioni al terzo trimestre 2020), il consolidamento pro quota del risultato di Bper influenzato, a sua volta, da partite contabili straordinarie conseguenti all'acquisizione nel primo semestre di rami d'azienda ex Ubi Banca e Intesa-Sanpaolo".

Per quanto riguarda la raccolta diretta Danni al 30 settembre 2021, pari a 5,53 miliardi, è in leggero aumento (+0,3%) "grazie ai buoni risultati ottenuti dal comparto Non Auto che ha permesso di assorbire il contenimento registrato nel ramo Auto". Quest'ultimo registra infatti una flessione del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, raggiungendo premi pari a 2,79 miliardi, "valori che ancora riflettono le misure adottate dal gruppo a tutela della clientela, come l'iniziativa denominata #UnMesePerTe, e la competizione in atto nel mercato", sottolinea una nota.

UnipolSai e la crescita di UniSalute

Il comparto Non Auto, con premi pari a 2,74 miliardi è invece in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, "grazie anche al costante interesse della clientela sui prodotti salute e property". Sul fronte della raccolta premi si evidenzia una sensibile crescita di UniSalute (366 milioni, +12,5%) e del comparto di bancassicurazione con Arca Assicurazioni (131 milioni; +30,4%) e Incontra (81 milioni,+21,8%). UnipolSai registra premi Danni per 4,66 miliardi (-1,3%). I conti dei nove mesi di UnipolSai vedono invece un risultato netto consolidato a 704 milioni (+0,5%).

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo nel trimestre Unipol (rating buy, target price a 5,5 euro) e UnipolSai (rating hold, target price a 2,5 euro) hanno riportato un utile netto rispettivamente del 19,3% e del 16,2% sopra le attese, evidenziano gli esperti, secondo cui quindi i due gruppi hanno confermato una solida posizione patrimoniale. 

A Piazza Affari, a inizio pomeriggio, a differenza di quanto registrato in mattinata, i due gruppi viaggiano sotto la parità: Unipol perde lo 0,24% a 5,02 euro e UnipolSai crolla a -0,47% a 2,51 euro.

Nella chiusura di Borsa, invece, il titolo di Unipol perde lo 0,64% a 5 euro/azione. Mentre invece il titolo Unipol Sai registra il -0,08% a 2,526 euro ad azione

 

 

 

 

Unipol, Cimbri dà fiducia agli investitori: "Chiuderemo il triennio superando tutti i target" 

"Chiuderemo il triennio superando tutti i target che ci eravamo prefissati sia in termini di risultato complessivo sia in termini di remunerazione degli azionisti, superandolo sicuramente come UnipolSai e confermandolo per quanto riguarda Unipol Gruppo", ha rassicurato l'amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri nel corso di una conference call con gli analisti finanziari sui risultati dei primi nove mesi. 

“I risultati ormai consolidati per fine anno ci dicono che la nostra capacità di distribuzione di dividendo è confermata. Anche il target di combined ratio al 93% già  raggiunto. Da qui in avanti si chiude l'esercizio e ci saranno valutazioni prudenziali che riguardano l'accumulazione di risorse per il prossimo triennio. Inutile avere risultati ancora più sovrabbondanti di quello che abbiamo”, ha aggiunto Cimbri

L'amministratore delegato di Unipol ha poi spiegato che il combined ratio, con il ritorno alla piena operatività e mobilità, verso una situazione di normalità che manca da quasi due anni, provoca un incremento di traffico che “dalle nostre osservazioni nelle ultime settimane è tornato ai livelli del 2019”. La frequenza dei sinistri, ha aggiunto il ceo, non è però ancora tornata a livelli 2019: “un fatto positivo per noi, però prudentemente ragioniamo come se tutto dovesse tornare in prospettiva sugli stessi livelli”.