Usa, l’economia a gonfie vele. A giugno creati 206000 nuovi posti di lavoro

Ma la Federal Reserve tiene duro. Forse solo a settembre il primo taglio dei tassi

di Daniele Rosa
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Jerome Powell
Economia

Usa, l'economia americana a gonfie vele

Sarà anche un presidente vecchio, Joe Biden, e pure in crisi d’immagine, ma l’economia americana sotto la sua guida sta andando molto bene. E questo nonostante siano tempi d' inflazione, di tassi alti e di turbolenze geopolitiche. A giugno , ad esempio, sono stati creati ben 206.000 nuovi posti di lavoro non agricoli, secondo i dati del Bureau of Labor Statistics, del Dipartimento del Lavoro. Il trend positivo del mercato del lavoro continua incessantemente da ben 42 mesi con un tasso di disoccupazione del 4,1% ( in lievissima crescita dopo 30 mesi fermo al 4%). Gli economisti americani misurano lo stato di salute del mercato del lavoro con due differenti rilevazioni. La prima, quella sui datori di lavoro, ha rilevato una spinta superiore di impieghi a quella fatta sulle famiglie che, invece, rileva il tasso di disoccupazione. Le leggere discrepanze potrebbero essere dovute, secondo molti osservatori, da un lato alla sottostima delle imprese che chiudono o aprono, dall’altra al difficile conteggio relativo ai posti di lavoro tra la popolazione immigrata.

Usa, anche Jerome Powell riconosce il buon stato di salute dell'economia del paese

A riconoscere il buon stato di salute dell’economia a stelle e strisce è intervenuta anche la potente voce del  presidente della Federal Reserve, Jerome Powell “Spesso dobbiamo fare i conti con risultati discrepanti. Ma è importante affrontare l’incertezza che circonda i dati. Tuttavia, il quadro generale è quello di un mercato del lavoro forte e in graduale raffreddamento”. Nonostante la politica aggressiva della Fed il mercato del lavoro ha risposto bene mostrando una resilienza sorprendente. D’altra parte le misure della Federal Reserve erano necessarie in quanto l’inflazione era la più alta da oltre 40 anni. Ma il progressivo riequilibrio del mercato lavorativo (offerte di lavoro e lavoratori disoccupati), secondo il numero uno della Federal, sta riducendo il rischio di un aumento sconsiderato dei salari che potrebbe far ripartire la spirale prezzi/inflazione.

Usa, un progressivo riequilibrio tra domanda e offerta di posti di lavoro è salutare, secondo Powell 

A giugno l'aumento della retribuzione oraria è stato dello 0,3%, portando il tasso interannuale al 3,9%, sotto il 4,1% di maggio."La forte creazione di posti di lavoro degli ultimi due anni è stata accompagnata da un aumento dell'offerta di lavoratori, riflettendo l'aumento del tasso di attività tra le persone di età compresa tra 25 e 54 anni e il mantenimento di un forte tasso di immigrazione. La crescita dei salari nominali è rallentata nell’ultimo anno e la differenza tra numero di posti di lavoro e lavoratori si è ridotta. Nel complesso, un ampio insieme di indicatori suggerisce che le condizioni del mercato del lavoro sono tornate ai livelli in cui si trovavano alla vigilia della pandemia: relativamente tese, ma non surriscaldate”. Stante questa situazione e con un tasso di disoccupazione tra il 4% e il 4,2% molti analisti prevedono che i tassi di interesse rimarranno ai massimi degli ultimi 23 anni fino al primo possibile taglio di 0,25 punti  nell' ultima riunione dell'estate, il 17 e 18 settembre. Si accettano scommesse.