Usa, le agenzie di rating accendono i fari sull’economia americana
Un non accordo sul debito porterebbe un downgrade a Restricted Default. Un incubo
Usa, la crisi del debito incombe sui mercati internazionali
La crisi del debito statunitense è sempre più presente sui mercati mondiali. Nonostante il Presidente della Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy, si dica convinto dell’accordo, continua però nelle accuse verso Joe Biden. Il Presidente Biden invece non ha alcun dubbio che il problema si risolverà. Tutti ne sono convinti ma ancora nulla si sta muovendo verso una soluzione positiva per evitare che il Tesoro non faccia onore a tutti gli impegni economici di inizio giugno.
Non è la prima volta che la più potente economia del mondo si trova in queste acque agitate. Nel 2011 Barack Obama trovò un accordo del Congresso con tagli alla spesa 72 ore prima che i soldi finissero. In quell’occasione Obama guadagnò credito politico. Nel 2013 Obama rifiutò di negoziare e il Congresso, alle strette, alzò il tetto del debito senza condizioni.
Usa, una partita aperta tra repubblicani e democratici
In ogni caso questa partita a poker tra Repubblicani e Democratici ha portato e sta portando problemi sui mercati e danni all’economia perché i tassi di interesse, il mercato borsistico sono nervosi e condizionati dal rischio che il Tesoro non riesca a pagare quello che gli compete. E questo nervosismo non poteva non trasferirsi alle Agenzie di Rating che hanno acceso i riflettori sull’economia americana. Già Standard & Poor's ha ritirato il suo rating AAA sul Tesoro. Lo aveva fatto già nel 2011 ed ora anche Fitch è entrata nella partita. Nessuno al momento si immagina o sa se veramente l’America potrebbe rimanere senza soldi per pagare, fra l’altro, i suoi dipendenti pubblici.
Il default, come ha ripetuto il potente segretario del Tesoro, Yellen non è previsto dal sistema. Il problema più grave sarebbe non riuscire a pagare gli interessi o le scadenze del debito pubblico ma ci sono ancora qualche possibilità di manovra per evitare l’ora X. Fitch Ratings ha comunque messo il rating creditizio AAA degli Stati Uniti in negative watch. Il provvedimento del’Agenzia è motivato dal complesso dibattito politico che si sta consumando e che impedisce di deliberare su un innalzamento o sul una sospensione del limite di indebitamento nonostante l’ora X. sia sempre più vicina.
Usa, Fitch ha valutato il rating creditizio Usa da AAA a "negative watch"
"Le tensioni intorno al tetto del debito, l'incapacità delle autorità statunitensi di affrontare in modo significativo le sfide fiscali a medio termine, che porteranno all'ampliamento dei deficit di bilancio e all'aumento del peso del debito, segnalano rischi per il declino della solvibilità creditizia degli Stati Uniti" conferma l’Agenzia. I limiti del debito (31381 miliardi di dollari) erano stati raggiunti verso fine gennaio scorso. Le misure straordinarie prese avevano evitato di “far saltare il tappo”.
Il saldo di cassa del Tesoro ha raggiunto i 76,5 miliardi di dollari il 23 maggio e i principali pagamenti sono previsti per l'1 e il 2 giugno. Le alternative ad un accordo sembrano non essere coerenti con una valutazione da rating AAA. E cioè dare priorità ai pagamenti sui titoli di debito rispetto ad altri titoli, coniare una moneta da un trilione di dollari o invocare il 14° emendamento.
"Riteniamo che l'insolvenza sui pagamenti tempestivi e completi sui titoli di debito sia meno probabile rispetto alla data X ed è un evento di probabilità molto bassa". Tale default comporterebbe un downgrade a Restricted Default (RD). I titoli di debito interessati verrebbero ridotti a D, default. Inoltre, altri titoli di debito a lungo termine con scadenza entro 30 giorni verrebbero probabilmente declassati a CCC e i buoni del Tesoro a breve termine con scadenza entro 30 giorni verrebbero probabilmente declassati a C, titoli spazzatura. Insomma un incubo che l’America deve e può evitare ma solo con la pace tra i due grandi contendenti, repubblicani e democratici.