Usa, Musk: "Non so se sosterrò Trump. Tesla? Presto 3 mila licenziamenti"

L'uomo più ricco del mondo, intervistato al Qatar Economic Forum, ha svelato diversi dettagli sui suoi prossimi piani

Elon Musk Lapresse
Economia
Condividi su:

Trump, Musk ancora indeciso se finanziare la sua campagna elettorale per il 2024

Il patron di Tesla Elon Musk non ha ancora deciso se sostenere Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca nel 2024. "Sono indeciso", ha detto il miliardario di origini sudafricane intervistato al Qatar Economic Forum. Nelle scorse settimane l'imprenditore aveva annunciato di essersi orientato verso i repubblicani, dopo aver votato e sostenuto finanziariamente per anni candidati democratici, tra i quali Hillary Clinton nel 2016 e Joe Biden nel 2020.

Tesla, Musk: "Nei prossimi tre mesi tagli ai posti di lavoro di Tesla"

L'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, intervenendo al Qatar Economic Forum di Bloomberg, ha spiegato che il taglio del 10% della forza lavoro dell'azienda avverrà nei prossimi tre mesi. Musk ha affermato che i tagli complessivi ridurrebbero il numero di dipendenti dell'azienda dal 3% al 3,5%.

In una nota ad inizio giugno, Musk aveva annunciato i tagli con un'email ai lavoratori e ai manager. Il Ceo ha definito i tagli "non super sostanziali", aggiungendo che, nonostante la riduzione, si aspetta che l'azienda abbia un numero maggiore di dipendenti tra un anno, sia salariati che ad ore.  

Twitter, le questioni di Musk da risolvere prima di acquisire: account falsi, debito e sì di azionisti

Il Ceo di Tesla, Elon Musk, intervenendo a un evento organizzato da Bloomberg martedì, ha affermato che c'erano tre "questioni irrisolte" che dovranno essere sbrigate prima di completare l'acquisizione di Twitter. L'uomo più ricco del mondo si è impegnato ad acquistare il social network per 44 miliardi di dollari, tuttavia l'accordo sembra sempre più in bilico.

I tre ostacoli citati da Musk sono il numero di account falsi, il finanziamento del debito e l'approvazione degli azionisti. Musk ha espresso preoccupazione per gli account falsi sulla piattaforma social che potrebbero diminuirne la monetizzazione, anche se Twitter ha chiarito che gli account spam sono meno del 5% degli utenti attivi.

Il secondo grande ostacolo alla transazione è la quota di debito necessaria per finanziarla. Musk a maggio si è impegnato a pagare 33,5 miliardi di dollari in contanti e ha ricevuto 7,1 miliardi di impegni di finanziamento azionario da altri investitori, mentre il resto del finanziamento dovrebbe arrivare sotto forma di prestiti bancari. L'ultimo ostacolo è l'approvazione degli azionisti di Twitter, che voteranno sull'accordo tra la fine di luglio o l'inizio di agosto.

"Siamo cresciuti molto velocemente dal lato salariale", ha aggiunto, per giustificare i tagli. Due ex dipendenti di Tesla hanno citato in giudizio l'azienda domenica, sostenendo che violava le leggi federali degli Stati Uniti in materia di "licenziamenti di massa", ma Musk ha liquidato la causa come non influente. Infine ad una domanda sulla possibilità di recessione a breve termine, il Ceo di Tesla ha risposto che è "più probabile che no", chiarendo anche che potrebbe essere "inevitabile a un certo punto", ma che "non è una certezza".