Villa Frescot, l'emiro del Qatar mette gli occhi sul gioiello torinese degli Agnelli. La cifra stellare per l'acquisizione
Margherita Agnelli da tempo ha deciso di vendere non raccogliendo la proposta di farne un museo per la città
Villa Frescot, il gioiello torinese degli Agnelli pronto a cambiare padrone
Chissà cosa direbbe l'avvocato Agnelli se la sua amata casa torinese, Villa Frescot, finisse nelle mani dell'emiro del Qatar che al momento sembrerebbe l'unico interessato a sborsare i 10 milioni richiesti per la vendita. Margherita Agnelli, la figlia che sta combattendo in tribunale contro i figli di primo letto (gli Elkann) per l'eredità, è la titolare della proprietà. E, nonostante i numerosi ricordi che certamente la legano al luogo, da tempo ha deciso di vendere non raccogliendo la proposta di farne un museo per la città.
La villa che si trova in strada San Vito Revigliasco ora è solo un costo dato che nessuno della famiglia ci abita più dalla scomparsa della madre di Margherita, Marella, nel 2019. La proprietà è divisa in tre edifici: quello più grande è stata la casa torinese dell'avvocato della moglie e dei figli. Mentre Edoardo, che si è tolto la vita gettandosi da un viadotto, aveva abitato, nell'ultima parte della sua vita, nell'edificio denominato Villa Bona e poi c'è una terza villetta: una dependance molto amata dall'avvocato.
Certo è che per l'emiro del Qatar Al Thani sarebbe un ottimo acchiappo. La vuole soprattutto la sorella Al Mayassa appassionata d'arte che ha già incontrato una delle dame torinesi più in vista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo collezionista d'arte e vorrebbe avviare a Torino un'attività a metà tra business e mecenatismo d'arte. L'emiro vorrebbe anche Il Palazzo del Lavoro di Torino che è in stato di abbandono e potrebbe essere venduto da Cdp per farne un polo dell'arte non solo espositiva. A Villa Frescot mancheranno comunque le opere d'arte che sono anche queste al centro di una contesa tra Margherita e i figli che facevano parte della notevole collezione di Gianni Agnelli. A troneggiare alle pareti della villa c'era infatti anche un Monet che negli anni ha accolto i tanti blasonati visitatori, uno per tutti Henry Kissinger, di Villa Frescot, tanto cara all'avvocato.
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