Ville milionarie, ma i figli di Berlusconi pagheranno solo 400 mila euro di tasse
Per ogni figlio di Berlusconi il primo milione di euro del lascito è esentasse
Berlusconi, per le mega-ville lasciate in eredità i figli pagheranno tasse come dei normali cittadini
Mega-ville in eredità equivale a mega-tasse? Non per i figli di Berlusconi. I rampolli del Cavaliere pagheranno infatti solo 420 mila euro di imposte sugli immobili ottenuti in eredità. Tra queste, la villa ad Antigua, lesa, Lampedusa, Milano e sul Lago Maggiore dal valore di decine di milioni di euro.
Ebbene, la normativa italiana in fatto di successione prevede che i figli del defunto debbano versare un’imposta di successione calcolata con aliquota al 4% da applicare solo sulla parte eccedente il milione di euro.
Per ogni figlio di Berlusconi, quindi, il primo milione di euro del lascito è esentasse. Come scrive Money.it, bisogna considerare, poi, che per quel che riguarda il patrimonio immobiliare che Berlusconi ha lasciato ai figli, pur avendo un valore di diverse decine di milioni di euro, la tassa di successione si applica sul valore catastale degli stessi.
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I valori catastali degli immobili in Italia sono fermi all’ultimo censimento che risale ormai, a oltre 30 anni (ultimo periodo censuario risale al 1988/89) e non riflettono minimamente il valore di mercato odierno degli immobili, cresciuto esponenzialmente in alcune zone. E se da una parte questo è un bene per i cittadini, che pagano le imposte (come la tassa di successione o anche l’Imu) su valori ormai obsoleti, lo stesso non si può dire per lo Stato che incassa decisamente meno di quello che potrebbe effettivamente percepire.
Ma non è tutto. Non è inoltre da escludere che i figli di Silvio Berlusconi ricorrano al beneficio di inventario per poter pagare meno tasse. Una norma fiscale che riguarda la presunzione del 10%. Si stabilisce che per quel che riguarda mobili, gioielli e denaro, questi devono essere compresi nell’attivo ereditario per un importo pari al 10% del valore globale del netto imponibile del patrimonio e anche su questa percentuale deve essere pagata l’imposta di successione.
Si tratta, però, di una presunzione relativa che può essere superata se si dimostra, tramite inventario, l’effettivo valore di denaro gioielli e mobilio in questione. Sfruttando, quindi, il beneficio di inventario i figli di Berlusconi possono evitare la presunzioni che sul patrimonio ereditario gravi il 10% di altri beni non considerati (denaro, gioielli e mobilio, appunto). L’inventario, inoltre, consente anche di spostare in avanti di un anno il momento il cui presentare al Fisco la dichiarazione di successione.
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A fronte delle tasse piuttosto salate dovute ai 100 milioni di euro ereditati che sborseranno il fratello Paolo e la compagna Marta Fascina (sei milioni di euro il primo e otto la seconda, visto che non ha rapporti di parentela con il defunto), i figli, che hanno ereditato la parte più cospicua del patrimonio, pagheranno relativamente poco.