Visibilia, Santanché ha ceduto la maggioranza della società. Ma è un vero e proprio giallo
Ignoti il prezzo di vendita e i nomi dei nuovi azionisti, si sa solo che sono svizzeri
Visibilia, il mistero della vendita. La mossa di Santanchè e i nuovi equilibri
La maggioranza della società Visibilia Editore non è più in mano a Daniela Santanché, la ministra del Turismo infatti l'ha ceduta lo scorso 19 dicembre e l'operazione è stata ufficializzata cinque giorni dopo con un comunicato. Si tratta del gruppo finito al centro di un'inchiesta giudiziaria, si indaga per falso in bilancio e truffa sulla Cassa Covid. L'operazione però - in base a quanto risulta a Il Fatto Quotidiano - ha diversi aspetti poco chiari. La vendita del gruppo è stata finalizzata appena due giorni dopo la chiusura della seconda fase dell’aumento di capitale da 6,2 milioni, varato dagli azionisti di Visibilia Editore il 25 luglio, che era destinata a Athena. Ma sulla cessione della quota di controllo di Athena Pubblicità e Visibilia Editore mancano ancora molte informazioni fondamentali, si sa solo che si tratta di una società svizzera: Wip Finance Sa.
Leggi anche: I fatti economici del 2024: dal risiko bancario di Orcel, alla crisi nera di Stellantis e Benetton, fino al boom di Nvidia e del Bitcoin
Di questa azienda però - in base a quanto risulta a Il Fatto - si conosce poco e i suoi azionisti non sono noti e non sono neanche state indicate le cifre dell'affare. Si tratta di una società svizzera costituita nel 2011 e autorizzata dalla Finma (la "Consob" elvetica) a operare nella gestione patrimoniale. Wip Finance afferma di offrire "una gamma completa di servizi di gestione patrimoniale e consulenza finanziaria professionale, affidabile e personalizzata, focalizzata sulla comprensione e negoziazione di prodotti di investimento innovativi". Sul caso Visibilia si pronuncerà presto il tribunale e l'inchiesta coinvolge anche il governo, perché in caso di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Santanché, la premier Meloni potrebbe anche invitare la titolare del dicastero a fare un passo indietro e a quel punto non sarebbe escluso anche un rimpasto di governo.