Universal, debutto boom (+35%) in borsa. Vale oltre 47 miliardi

Titolo in rialzo del 35,68% nel primo giorno di quotazione ad Amsterdam rispetto al prezzo di Ipo

 Vincent Bolloré (Lapresse)
Economia
Condividi su:

Oltre 47 miliardi di euro. Debutto brillante per Universal Music, leader del panorama discografico mondiale e che rappresenta cataloghi musicali e musicisti del calibro di Billie Eilish, Rolling Stones e Bob Dylan, che si è quotata oggi alla Borsa di Amsterdam nell’ipotesi più importante dell’anno, registrando un significativo balzo delle azioni a conferma del voto di fiducia degli investitori sulla continua crescita dell'industria musicale.

Nello specifico, nei primi scambi il titolo della casa discografica è volato del 38% al di sopra del prezzo di riferimento di 18,50 euro fissato ieri dalla borsa Euronext di Amsterdam, chiudendo a fine seduta a 25,1 euro, in rialzo del 35,68% rispetto al prezzo di riferimento di 18,50 euro. Al prezzo odierno Universal - maggiore etichetta discografica tra le "big three" - scambia a un premio di circa il 25% rispetto all'unica rivale quotata in Borsa, la Warner Music, ha sottolineato l'analista di Bernstein Matti Littunen.

"La quotazione di oggi segna un'entusiasmante pietra miliare nella storica storia di Universal, riflettendo la nostra posizione di azienda leader mondiale nel settore dell'intrattenimento musicale e il nostro profondo impegno nei confronti dei nostri straordinari artisti, cantautori e partner. Offriamo i nostri ringraziamenti al team di Euronext Amsterdam per il loro lavoro su questa quotazione e non vediamo l'ora di una grande partnership insieme", ha commentato Lucian Grainge, presidente e Ceo di Universal.

Secondo gli analisti, Universal offre agli investitori la possibilita' attraente di prendere parte al mercato musicale. La rivale Sony Music Entertainment, ad esempio, e' accessibile soltanto come una piccola fetta del colosso Sony Group, mentre Warner Music ha meno del 15% delle azioni quotate pubblicamente ed e' controllata dal miliardario Len Blavatnik. Le sorti dell'industria musicale hanno iniziato a registrare dei segnali di ripresa nel 2016, quando la crescita dei servizi di streaming ha iniziato a superare il calo delle vendite di CD causato dalla dilagante pirateria online.

Le vendite di musica registrata sono cresciute del 9,2% lo scorso anno a 12,2 miliardi di dollari, con gli abbonamenti ai servizi di streaming che hanno raggiunto nuovi massimi durante la pandemia di Covid-19. Ad agosto Universal aveva riferito che mira a una crescita dei ricavi di oltre il 10% quest'anno e che si aspetta che l'Ebitda cresca di oltre il 20%. 

La quotazione di Universal Music Group su Euronext Amsterdam fa seguito all'intenzione gia' annunciata da Vivendi di distribuire il 60% delle azioni di Umg ai propri azionisti. "Dato il prezzo di apertura pari a 25,25 euro, Vivendi conferma che la distribuzione delle azioni Umg agli azionisti Vivendi sarà pagata, come previsto, sulla base di un'azione Umg per ogni azione Vivendi ammissibile", ha fatto sapere poco fa la societa' di media francese, che ha chiuso invece in calo a Parigi.