Vodafone a un bivio: concorrenza a Tim o diventare il primo operatore consumer
Due le possibilità di fronte all'azienda guidata da Margherita Della Valle: una fusione con Fastweb o una con Iliad
Vodafone di fronte a un bivio
Nel dinamico panorama delle telecomunicazioni italiane, Margherita Della Valle, CEO di Vodafone, si trova a un bivio strategico: diventare il primo operatore consumer mobile o il principale concorrente di Tim nei servizi di rete fissa? Dopo aver consolidato la sua presenza nel mercato britannico attraverso una fusione con Ck Hutchison e aver ceduto le attività in Spagna a Zegona Communications, Della Valle si trova ora di fronte a decisioni significative per il futuro di Vodafone in Italia. La razionalizzazione del settore delle telecomunicazioni in Italia è considerata necessaria da tutti gli operatori, come evidenziato dai dati riportati nel recente report di Mediobanca. Dal 2010, le aziende del settore hanno subito una perdita di ricavi di 15 miliardi di euro, con le principali (Tim, Vodafone e Windre) che hanno lasciato sul terreno circa il 20% del giro d'affari nel periodo 2018-2022. In questo contesto, una riduzione degli operatori sembra inevitabile. Lo riporta Mf.
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Vodafone, in particolare, è al centro delle speculazioni sul consolidamento del settore. La CEO Della Valle sta valutando diverse opzioni, con due candidati principali per una potenziale collaborazione: Iliad e Swisscom, quest'ultima già controllante di Fastweb. L'ipotetico matrimonio con Iliad creerebbe il più grande operatore mobile in Italia, con una quota di mercato del 35%. Dall'altro lato, una partnership con Fastweb posizionerebbe Vodafone come il principale concorrente di Tim nei servizi di rete fissa. L'analista Claudio Campanini di Kearney sottolinea che una fusione con Iliad porterebbe a un gruppo con due marchi distinti: Vodafone come marchio premium e Iliad come opzione low-cost, con canali di distribuzione complementari.
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Tuttavia, una collaborazione con Fastweb potrebbe portare alla creazione di un marchio unico, dato il posizionamento simile delle due aziende. Sotto il profilo degli investimenti, l'unione con Fastweb consentirebbe a Vodafone di risparmiare in sviluppo di rete 5G, sfruttando una rete già esistente e capillare. La questione della valutazione è anch'essa sul tavolo, con stime che suggeriscono un enterprise value tra 7 e 9 miliardi di euro per le attività in Italia di Vodafone. Indipendentemente dalla direzione scelta, l'industria delle telecomunicazioni italiana è in attesa delle decisioni strategiche di Vodafone, che avranno un impatto significativo sul futuro del settore nel Paese.