Volkswagen, possibili 30mila tagli ai dipendenti: vola in Borsa a +2,74%

Il leader tedesco dell'automotive guidato da Herbert Diess sta vivendo una forte crisi, dovuta anche dalla stretta concorrenza del colosso di Elon Musk, Tesla

Economia
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Volkswagen, rumors tagli su 30mila dipendenti e sale in Borsa a quota +2,74%

Andamento brillante per Volkswagen, che con un rialzo poco sopra il 4% è tra le migliori della Borsa di Francoforte (+0,76% il Dax 40), in scia al buon andamento del comparto auto in Europa (+1% l'Euro Stoxx 600 di settore). Il titolo, al momento, sale del 2,74% a 193,44 euro, dopo essere arrivato a guadagnare il 4,2%.

L'amministratore delegato del gruppo dell’automotive tedesco, Herbert Diess, avrebbe parlato di "timori per il futuro dell'azienda" e avrebbe agitato lo spettro di "tagli fino a 30.000 posti di lavoro" (a fine 2020 il gruppo Volkswagen aveva complessivamente oltre 662.000 dipendenti, di cui 294mila circa in Germania). I tagli potrebbero essere necessari per mantenere la competitività del gruppo durante la transizione all'elettrico.

Il riferimento è in particolare all'efficienza della fabbrica di Wolfsburg e al fatto che Tesla stia costruendo un nuovo stabilimento in Germania. Il produttore statunitense di veicoli elettrici prevede di produrre 500.000 auto all'anno in Germania con 12.000 dipendenti, mentre i 25.000 di Volkswagen producono "solo" 700.000 auto nello stabilimento di Wolfsburg.

Secondo quanto riferito dal quotidiano economico Handelsblatt, in una riunione interna Diess avrebbe parlato di "costi troppo alti rispetto alla concorrenza" e avrebbe ricordato che nel 1994, l'introduzione della settimana di quattro giorni di lavoro aveva consentito di salvare 30.000 posti di lavoro. L'amministratore delegato, secondo le fonti sentite, avrebbe parlato in modo ipotetico, ma avrebbe detto che è parere diffuso che "se non saranno fatti gli aggiustamenti necessari nei prossimi anni, in una situazione estrema potrebbero esserci ricadute pesanti sull'occupazione".