Elezioni francesi e reazioni economiche: il commento
Con un risultato a sorpresa, il secondo turno delle elezioni francesi per il Parlamento ha visto la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) conquistare il primo posto con 178 seggi su un totale di 577. La coalizione di Macron (Ensemble, centro) si è piazzata al secondo posto con 165 seggi, mentre quella di Le Pen (Rassemblement National RN, estrema destra) è arrivata terza con 143 seggi. Il partito dei Repubblicani (destra) ha ottenuto 39 seggi. L’affluenza è stata di circa 20 punti percentuali più alta rispetto al ballottaggio del 2022.
I mercati avevano previsto un parlamento "sospeso" con il Rassemblement National in vantaggio, non il Nouveau Front Populaire (NFP). Sono stati evitati esiti estremi e, dal punto di vista europeo, questo risultato è probabilmente il più vicino possibile a mantenere la situazione attuale, ma le prospettive restano, a nostro avviso, complesse. Non è ancora chiaro quale governo potrebbe emergere e quanto sarebbe stabile.
La principale conclusione è che il Parlamento è profondamente diviso, il che introdurrà incertezza sulla situazione politica nel breve termine. Qualsiasi governo sarà vincolato finanziariamente dall'attuale bilancio (deficit 5.5%) e l'alleanza di sinistra non può governare senza il supporto dei deputati di centro. Un passo indietro sulla riforma delle pensioni sarebbe un segnale negativo per i mercati. Con un governo “sospeso” guidato dalla sinistra, i mercati potrebbero assistere a un aumento dell’incertezza politica, con una leggera pressione sullo spread OAT-bund (che aveva chiuso venerdì a 65bps con il decennale OAT al 3.21%, rispetto ai 50bps precedenti all’annuncio delle elezioni anticipate e dopo aver superato gli 80bps nelle settimane precedenti).
*Co-Head of Research Team EQUITA