Wartsila, Msc pronta a salvare lo stabilimento di Trieste. La mossa di Aponte
L'armatore campano annuncia l'accordo: costruirà carri ferroviari per le merci
Wartsila, Msc e il piano sui porti. Verranno riassunti i 300 dipendenti di Trieste
Svolta nel caso dello stabilimento Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra a Trieste. Msc entra in campo e scongiura la chiusura annunciata dalla multinazionale finlandese. Secondo il magazine digitale Ship Mag a rivelare l'operazione è stato lo stesso armatore campano Gianluigi Aponte a margine dell’incontro avuto a Genova, a palazzo San Giorgio, con il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, il sindaco, Marco Bucci, l’ammiraglio Piero Pellizzari, direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova, il presidente dell’aeroporto di Genova, Alfonso Lavarello, e il commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Piacenza. Secondo quanto risulta a Shipmag, Msc rileverà da Wartsila lo stabilimento che verrà riconvertito alla produzione di carri ferroviari.
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Il gruppo guidato da Aponte controlla, fra le sue attività, Medway, impresa ferroviaria presente in Italia e in diversi Paesi europei, mentre con MedLog è leader nella logistica. Inoltre Msc ha appena acquisito il 51% di Italo, secondo operatore italiano dell’alta velocità ferroviaria, intenzionata a sviluppare anche il trasporto merci. Poter realizzare in proprio carri ferroviari per i container – precisa ancora il magazine - rafforzerebbe ulteriormente la sua capacità competitiva. Aponte si è impegnato a riassumere tutti i 300 dipendenti del sito triestino di Wärtsilä e a incrementare ulteriormente l’occupazione. Durante il suo blitz genovese, l’armatore con quartier generale a Ginevra, ha confermato l’interesse del suo gruppo a continuare a investire sui porti liguri, sia sulle merci che sulle crociere, e ha ribadito la volontà di partecipare alla privatizzazione dell’aeroporto Cristoforo Colombo.