Whirlpool, stop ai licenziamenti: 5 imprese in campo, investimenti da 87 mln

Si apre un varco di speranza per 330 operai. Tavolo riconvocato per il prossimo 28 settembre. Il ministro Giorgetti: "Trovare una prospettiva di riconversione"

Economia
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Whirlpool Napoli, licenziamenti sospesi: cinque imprese in campo e investimenti per 87 mln 

Uno a zero per gli operai della Whirlpool di Napoli: la multinazionale ha slittato a metà ottobre i licenziamenti, accogliendo la richiesta del Mise di sospendere la procedura, "in cambio di un'agenda serrata di incontri per discutere della transizione della persone e di trasferimenti eventuali degli asset". 

Il tavolo tra azienda, sindacati e governo, è stato già riconvocato per il prossimo 28 settembre a Mise. Quindici giorni che serviranno per mettere a punto un piano di rilancio per il sito di Napoli est. Si apre, dunque,una speranza per 330 operai la cui vertenza va avanti da due anni e quattro mesi, da quando cioè la multinazionale, contrariamente a quanto stabilito in un precedente accordo con il governo italiano, ha annunciato l'intenzione di dismettere la fabbrica dove si producono lavatrici di alta gamma.

"Lo sforzo del governo, ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti, è trovare una prospettiva seria di riconversione industriale". "Un risultato importante ottenuto grazie a lavoro duro", ha dichiarato la viceministra Alessandra Todde, grazie a un "lungo lavoro di mediazione tra le parti portato avanti dal Mise e dal Lavoro e di un progetto di reindustrialiazzione".

Interessate al piano di reindustrializzazione dell'azienda ci sarebbero cinque imprese disponibili, di cui non si sa ancora il nome. Quello che è certo però è l'interesse da parte di "realtà industriali nazionali e internazionali", pronti a investire. In campo ci sarebbero 87 milioni, così spartiti: il primo progetto da 20 milioni è di una grande impresa del settore automotive-ferrotranviario, per produzione e assemblaggio di sedili per automotive, ferrotranviario, navale. Il secondo, a quanto si apprende da fonti sindacali, è per un impianto pilota per l'industrializzazione di fuel cell per la mobilità da 15 milioni.

Un altro progetto coinvolge lo sviluppo di progetti di innovazione per l'evoluzione tecnologica delle Pmi della filiera della mobilità per 30 milioni. Sul tavolo, anche un progetto di una media impresa automotive per hub di eccellenza per lo sviluppo di sistemi innovativi e per l'erogazione di servizi di ingegneria avanzata per la mobilità, da 15 milioni. Infine una grande impresa del settore automotive-ferrotranviario ha un progetto per un centro di eccellenza per il testing dei materiali del valore di 7 milioni.

Da Napoli, anche oggi, gli operai si sono messi in viaggio per raggiungere Roma. Nella Capitale hanno sfilato dalla stazione fino alla sede del Mise, dove hanno atteso l'esito dell'incontro, chiedendo risposte e soluzioni concrete per la loro vertenza occupazionale.

"Tutte le reindustrializzazioni al Sud negli ultimi 30 anni sono state fatte con banditi e predatori", hanno spiegato i lavoratori.In una nota congiunta le segreterie nazionali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno evidenziato che il piano oggi sul tavolo deve "essere dettagliato, a cominciare dai nomi degli imprenditori coinvolti, dai tempi del progetto e dalle condizioni economiche e normative della assunzione dei lavoratori.  Al contempo a Whirlpool chiederemo di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, supportando il progetto e i lavoratori con atti concreti e laddove non dovesse esserci un'ipotesi condivisa di riattivare la produzione nello stabilimento napoletano".