A Sanremo 2022, Roberto Saviano ricorda Falcone e Borsellino, 30 anni dopo

"Molti di noi ancora non c’erano quanto sono stati uccisi eppure la loro storia è parte della storia collettiva" - IL TESTO INTEGRALE

L'omaggio di Saviano a Falcone e Borsellino sul palco dell'Ariston (Lapresse)
Spettacoli
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"Ricordare Falcone e Borsellino significa rimetterli in vita"

Nel corso della terza serata del Festival di Sanremo 2022, lo scrittore Roberto Saviano ha ricordato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent'anni dagli attentati che hanno ucciso i due magistrati e le rispettive scorte. 

ROBERTO SAVIANO - il testo integrale del suo intervento sul palco dell'Ariston:

Sono passati trent’anni dagli attentati ai giudici Falcone e Borsellino. Siamo qui a ricordare, che vuole dire rimettere nel cuore perché per gli antichi era il cuore la sete nella memoria. Ricordare Falcone e Borsellino significa rimetterli in vita.

Molti di noi ancora non c’erano quanto sono stati uccisi eppure la loro storia è parte della storia collettiva. Per molti sono il simbolo del coraggio. Il coraggio è una scelta. Il non scegliere non significa rimanere neutrali ma significa rendere complici chi vi si rifugia.

A scegliere di costituire il pool antimafia era stato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia. Il giudice che si occupò del processo dell’omicidio di Chinnici fu ammazzato. Sono solo alcuni dei numerosi uomini di giustizia uccisi dalle mafie. Prima delle stragi di Capaci e Via d’Amelio c’era sempre stato silenzio. Il miglior alleato del silenzio è la delegittimazione. Falcone e i colleghi del pool venivano esibiti di spettacolarizzare i processi antimafia.

Non c’erano i social, ma c’erano già gli hater, gli odiatori. Non essendo alla loro altezza si preferiva affossarli per creare diffidenza per chi era dalla loro parte. E questo la mafia lo sapeva. La loro azione ha portato a capire che era possibile tramite il diritto fare scelte coraggiose e avere una vita diversa.