Brad Pitt è diventato cieco, la confessione choc: "La gente non ci crede"

La star di Hollywood sostiene di essere malato di prosopoagnosia, anche se nessun medico gliel’ha mai diagnosticata:

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Brad Pitt malattia e cecità, stop al cinema?

Brad Pitt non ha più voglia di recitare. Vorrebbe chiuderla qui con il cinema. Ma non è questa la vera notizia-bomba. In un’intervista a Gentlemen's Quarterly, rivista statunitense, il 58enne attore di successo ha rivelato di soffrire di un grave disturbo neurologico che impedisce di riconoscere i volti delle persone, persino di amici e parenti.

Brad Pitt e la malattia chiamata prosopoagnosia

La star di Hollywood sostiene di essere malato di prosopoagnosia, anche se nessun medico gliel’ha mai diagnosticata: non associa le facce alle persone che incontra o che ama. Nessuna. Nemmeno Angelina Jolie, nemmeno Jennifer Aniston, nemmeno i 6 figli per cui ha combattuto anni in tribunale. È come se fosse diventato cieco. Nemmeno i volti stranoti di Hollywood riconosce più.

Brad Pitt, le persone pensano che sia snob ma è colpa della malattia

Brad Pitt ha raccontato di essersi alienato da molte persone che lo hanno sempre considerato snob o menefreghista: ma lui non fingeva di non conoscerle, davvero non riusciva a capire chi fossero. “Nessuno mi crede” confida.

Che cos'è la prosopoagnosia, la malattia di Brad Pitt

La prosopoagnosia, nota come “cecità facciale”, sarebbe il motivo per cui, senza volerlo, Brad risulta freddo, distaccato ed egocentrico per le persone che lo incontrano. La prosopoagnosia è un deficit cognitivo-percettivo che porta a non essere in grado di riconoscere le facce delle persone note e, talvolta, perfino il proprio volto quando ci si guarda allo specchio.

Prosopoagnosia, cause della malattia di Brad Pitt

Le cause della prosopoagnosia possono essere legate ad una condizione che un individuo sviluppa nel corso della vita, per effetto di un danno neurologico, oppure può trattarsi di una condizione congenita. La malattia può avere gravi ripercussioni sulla sfera sociale del paziente e può portare a depressione e fobia.