Cinema italiano: bagno di sangue. Chiusure e presenze flop, settore a rischio

Tutti i numeri del disastro del cinema italiano, l'unico che in Europa continua il crollo post Covid

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Chiusure, restrizioni, presenze flop: il cinema italiano è in caduta libera

-70% dei incassi rispetto ai livelli pre pandemia. 170 i milioni di euro incassati nel 2021, unico dato in flessione in tutta Europa. Il cinema italiano è in grandissima crisi. Chiudono circa 500 schermi e tutti i numeri restituiscono la fotografia di un profondo rosso, ahimè non relativo al film celeberrimo di Dario Argento. 

I numeri li elenca La Stampa: "L’Italia è l’unico Paese europeo che nel 2021 ha registrato un’ulteriore flessione nel numero di spettatori rispetto al 2020. Lo scorso anno, al box office italiano, si sono incassati quasi 170 milioni di euro per un numero di presenze pari a circa 25 milioni, facendo registrare nel 2021 rispetto al 2020 una diminuzione del 7% degli incassi e del 12% degli spettatori, percentuali che al confronto con il 2019, quindi a prima della pandemia per il Covid, scendono vertiginosamente a meno 73% per gli incassi e a meno 75% per gli spettatori".

E ancora: "Le produzioni italiane lavorano a pieno regime ma non sempre i film escono in sala, o se lo fanno incassano troppo poco. Lo dimostrano i numeri: nel 2021 i titoli nostrani sono stati il 43% del prodotto distribuito, incidendo però sulla quota nazionale solo per il 20%, oltretutto concentrato per la maggior parte negli incassi di quattro o cinque film. 500 schermi in tutta Italia non hanno mai riaperto dopo il lockdown. Sono numeri pre-fallimentari", spiega La Stampa restituendo un allarme che non lascia tranquillo un intero settore.

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