Jalisse esclusi per la 27esima volta: "Sanremo non vuole artigiani come noi"

Alessandra Drusian e Fabio Ricci, nella vita felicemente sposati, hanno rotto il silenzio sull’ultima esclusione dal Festival di Sanremo. Intervista

di Martina De Tiberis
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I Jalisse (Credit Foto di Alessandro Rabboni)
Spettacoli

Jalisse esclusi ancora da Sanremo: il duo si racconta ad Affari

La 74esima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Amadeus, non è ancora iniziata eppure non si parla d’altro. Anche quest’anno i Jalisse hanno ricevuto l’ennesimo ‘no’ dalla giuria: siamo a quota 27. Un rifiuto vissuto con grande rispetto e professionalità come dimostra un post su Facebook: “27 No! Cadi dalla bici, ti sbucci il ginocchio, ti rialzi togliendo la polvere e riparti”.


Interpellati da Affaritaliani.it Fabio Ricci e Alessandra Drusian, nella vita felicemente coniugi, dichiarano che "sicuramente il 'Sanremo epoca Amadeus' si basa molto sull'avvicinamento del pubblico dei giovanissimi che prima mancavano e snobbavano la kermesse, mentre lo zoccolo duro dei boomers è sempre rimasto fedele e lo vediamo dal successo degli ascolti". "Ovviamente- continuano i Jalisse- le nuove leve sono figli di streaming, download e quelle numerologie che posizionano gli artisti, o meglio i brani, nelle classifiche di Spotify. Quindi? C'è posto per tutti! La storia che ognuno di noi scrive rimane".

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A proposito del successo mediatico che li ha travolti e li ha appellati come "lo strano caso", la coppia artistica ha sottolineato l'enorme sostegno del pubblico che sembrerebbe aumentare, addirittura, di anno in anno. "Le continue citazioni spontanee- aggiungono- come, ad esempio, la serata cover con Fedez e la Michielin che cantarono un pezzettino del nostro brano o il mitico FantaSanremo che lo scorso anno offriva 'fiumi di voti' per la nostra presenza alla kermesse, non fanno altro che dimostrare la spontaneità e la genuinità dei nostri ammiratori. Non vi è nulla di calcolato con strategie di marketing o social manager all'avanguardia! Molte persone si ritrovano in noi, come sognatori e resilienti, appassionati di uno dei mestieri più belli del mondo".


A 26 anni di distanza dalla canzone che li ha resi celebri, “Fiumi di parole” e che gli ha fatto vincere, a sorpresa, il Festival di Sanremo 1997, i Jalisse continuano a non arrendersi: "Siamo artigiani della musica; proprio quest'anno festeggiamo i 30 anni dall'apertura della nostra etichetta indipendente con la quale vincemmo, arrivando quarti all'Eurovision Song Contest a Dublino. Piccoli, con arco e frecce, ma appassionati". Attenzione, quindi, a dire che il loro fu un successo casuale perchè la vox populi parla chiaro: "Fiumi di parole viene ancora intonato e cantato, usato nella comunicazione e nella quotidianità, sia italiana che internazionale".


La loro ricerca musicale, sin dall’inizio della carriera, si muove tra il fascino dei brani e l’impegno sociale. Hanno partecipato a numerosi progetti tra cui “Artisti nelle Scuole” per la formazione didattica musicale e “Localitour d’Italia by Jalisse”, una tournée nelle piazze italiane in cui vengono proiettate le mirabilia del luogo. Da non dimenticare che nel periodo della pandemia hanno aderito all’iniziativa “Crowdfunding aiutiamo gli ospedali” per supportare le terapie intensive in Veneto.

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