Jova Beach Party, WWF: "Valutazioni rigorose e polemiche strumentali"
La prossima tappa del tour di Jovanotti è a Fermo, ma gli ambientalisti protestano. A smorzare la polemica ci pensa il WWF
Il WWF interviene sulla polemica della tappa del Jova Beach Party di Fermo
A Fermo è tutto pronto per accogliere la maratona musicale di due giorni del Jova Beach Party. Soprattutto le strutture alberghiere e tutto il litorale da tempo hanno registrato il sold out. Mentre tutto lo staff tecnico è impegnato a montare il grande palco tecnologico sul lungomare di Casabianca.
Qualcosa, però, stona e sono le proteste suscitate dagli ambientalisti che sabato, 30 luglio, hanno inscenato una manifestazione di dissenso sul luogo del cantiere, chiedendo rispetto per una delle aree più belle del territorio, regno incontrastato, almeno fino al 2019, anno del primo Jova Beach Party, del fratino, il piccolo uccello in via di estinzione e dunque protetto.
In merito è intervenuto il WWF dissociandosi da ogni polemica e specificando di non essere tra gli organizzatori del tour del Jova Beach Party, ma che ha solo fornito il supporto all'organizzazione per favorire la trasformazione di un evento che comunque si sarebbe tenuto al fine di ridurne al massimo gli impatti.
Infatti, in una nota dell'ufficio stampa si legge: "Un approccio che è stato accettato dagli organizzatori e dall’artista e che ha consentito di aprire un proficuo tavolo di confronto. Tutte le spiagge interessate dai concerti, compresa quella di Fermo, si trovano in aree fortemente antropizzate dove, quindi, l’impatto delle attività antropiche è purtroppo già molto forte".
La nota continua: "Grazie al lavoro del WWF Italia ogni location è stata sottoposta a screening ambientale, una procedura finalizzata ad evidenziare le caratteristiche ecologiche del sito prescelto in termini di habitat e specie presenti, nonché i possibili impatti. Dalle attività di screening ambientale sono scaturite le prescrizioni per gli organizzatori".