Laura Locatelli debutta al cinema, intervista alla "moglie dell’Imbruttito”
“L’empatia è la mia arma segreta: mi aiuta a relazionarmi con i personaggi che interpreto”
Intervista a Laura Locatelli, la moglie dell’Imbruttito nel film “Mollo tutto e apro un Chiringuito”
“Non potevo desiderare di meglio: girare con Il Terzo Segreto di Satira, con Germano, Leonardo e il resto della famiglia dei video web, era già di base come sentirsi a casa, e devo dire che anche il feeling con il resto del cast artistico e tecnico è stato speciale fin dai primi ciak. Divertirsi e affidarsi sul set non è per nulla di scontato, è un po’ una magia, e spero che questo affiatamento si percepisca anche guardando il film.”
Così l’attrice Laura Locatelli descrive l’esperienza sul set del film “Mollo tutto e apro un Chiringuito” dal 7 dicembre nelle sale italiane, distribuito da Medusa Film. L’attrice interpreta il personaggio di Laura, la moglie del Milanese Imbruttito (Germano Lanzoni). Il film è tratto da una serie Youtube che da anni spopola sul web con un enorme successo di pubblico.
Laura Locatelli è un’attrice eclettica che approda al cinema dopo aver esordito sul piccolo schermo nel 2010, prendendo parte a noti programmi e serie tv come, Camera Cafè, Non ti uccidere, Un posto al sole. Il successo mediatico arriva nel 2016 grazie al ruolo della moglie del celebre Milanese Imbruttito co-protagonista di video da milioni di visualizzazioni per il web. Per il teatro ha interpretato, invece, titoli classici e contemporanei (da Prometeo, Ricorda con rabbia, passando per Frankenstein.
Affari l’ha incontrata per capire come vive il suo debutto sul grande schermo.
Dalla TV, al web fino al grande schermo. Come ha affrontato questa sfida?
Ero e sono molto emozionata per questo capitolo del mio percorso. L’ho affrontato con un bel mix di leggerezza, entusiasmo e anche una sana quota di ansia da prestazione ovvero di adrenalina positiva che ti “tiene sul pezzo”.
Girare questo film si è rivelata soprattutto una grande occasione di incontro. Condividere il mio lavoro con tantissimi professionisti e con artisti che stimo da sempre, è stato un grande privilegio e un divertimento. Ho visto “giocare” magistralmente dei fuoriclasse e per me che sono un gran curiosa è stata
una fantastica scuola.
Le mogli celebri della commedia sul grande schermo sono tante da Magda di Verdone a Pina di Villaggio. Lei a quale si avvicina di più?
Beh, da moglie imbruttita ogni tanto un bel “Non ce la faccio più” alla Magda con il Furio di Verdone, effettivamente, ci starebbe benone! Ma più spesso invece prevale l’affiatamento e la complicità con l’Imbruttito, che mi ricordano i mitici Jessica e Ivano di Viaggi di Nozze.
Nella vita che compagna è?
Amo la condivisione e allo stesso tempo trovo fondamentale mantenere tempi e spazi solo per me. Con il mio compagno ho molte passioni in comune e su alcune cose siamo piuttosto complementari: ad esempio, io amo mangiare e lui cucina divinamente, quindi mi va di lusso (ride).
Ha dichiarato che a fine set aveva nostalgia dell'esperienza. Davvero nessun momento di difficoltà?
Tornare a Milano a fine riprese! (ride). Il fatto di girare nella favolosa Sardegna a giugno, ha reso questo set davvero molto simile ad una vacanza. Nei giorni off ho visitato luoghi speciali: le spiagge di Chia, le saline vicino a Porto Pino, Carloforte. Mi sono un po’ innamorata insomma. Sul set poi ci siamo davvero divertiti moltissimo, non è affatto scontato che accada.
Non teme di essere etichettata come "la moglie dell'imbruttito”?
Non ho fatto in tempo a preoccuparmene: è già accaduto lungo questi anni per via dei video web. Molte persone mi conoscono da tempo per questo ruolo: per me è una delle tante cose che ho fatto e faccio e non mi preoccupo troppo delle etichette. Io continuo la mia strada, contraddicendomi più che posso. E’ divertente esplorare. Mi sta a cuore interpretare ruoli di donne fuori dagli stereotipi e cercherò occasioni per farlo sempre più spesso.
Cosa ha in comune con la moglie dell’Imbruttito?
Non molto, a parte la passione per Graziano Paresi .
Nel film ha un ruolo di mediatrice fra due universi contrapposti. Nella vita professionale le è capitato di dover ricomporre situazioni difficili?
Sono una persona che per carattere rifugge dai conflitti, non li provoco e se proprio mi ci trovo in mezzo, scelgo di usare assertività e comunicazione consapevole per ristabilire un equilibrio. Coltivo l’armonia, sia sul lavoro che nella vita privata e le diversità caratteriali e culturali mi affascinano. Questo mestiere mi permette di variare scenario molto spesso e uno dei primi parametri per me, nel valutare piacevolmente un contesto, è quello di poter coltivare relazioni autentiche. Considero un progetto “di successo” se nel viverlo mi sento in armonia con le persone con cui lo condivido.
Quando è nata la sua passione per la recitazione?
Da ragazzina guardavo tutti i "Making of” dei film e le interviste agli attori nei contenuti speciali dei dvd, ma non rivelavo nemmeno a me stessa la portata di questa passione. Ci sono riuscita solo molti anni dopo: il mio primo corso di teatro l’ho frequentato a 28 anni.
Proclama l'empatia come arma segreta. Quanto le capita di usarla?
Ogni giorno, l’empatia è il mio ponte verso il mondo gli altri, lo percorro per incontrarli, per capirli, per comunicare le mie idee ed emozioni. E’ un tratto della mia personalità al quale non rinuncerei mai, lo coltivo e ne faccio buon uso. Certamente mi aiuta a relazionarmi con chiunque, compresi i personaggi che interpreto.
Ha un sogno nel cassetto?
Ne ho un milione, di sogni e di cassetti, ha tempo? Desiderare è un esercizio vitale: ve ne dico due. Un ruolo in un film di quelli che restano nell’immaginario, tipo “Nuovo cinema paradiso” o qualche altra pietra miliare. E poi andare a vivere a contatto con la natura, vista mare, in una casa totalmente ecologica. Insomma tipo "Mollo tutto e vivo sostenibile".
Ha un'attrice di riferimento?
Una su tutte: Monica Vitti. Inarrivabile, un mito vero.