Paola Ferrari: "Femminismo? E' il passato. Farei un duetto con Diletta Leotta"
"Come fascismo e comunismo, sono cose ormai finite". Le critiche a Rula Jebreal e la rottura dell'amicizia con Daniela Santanché
Da tempo è l’affermato volto del calcio in televisione, ma negli ultimi giorni si è parlato di lei soprattutto per la gaffe che l’ha portata ad accavallare le gambe in diretta, in una riedizione della mossa che ha reso celebre Sharon Stone in “Basic Instinct”.
Paola Ferrari è stata decisamente spiritosa nel commentare l’episodio come “un gesto involontario… e poi io non ho la farfallina come Belen”
Oggi la giornalista sessantenne parla di argomenti decisamente più seri, destinati a fare discutere: “Il femminismo? Come fascismo e comunismo, concetti del passato”.
Altrettanto tranchant è il suo parere sul linguaggio di genere, che ritiene “assolutamente inutile, sono altre le cose importanti. Se fossi io direttore di Rai Sport e mi chiamassero direttore o direttrice non cambierebbe assolutamente nulla”, ha detto in un’intervista a MOWmag.
Paola Ferrari non ha risparmiato critiche alla collega Rula Jebreal, che non ha partecipato a una puntata del programma televisivo “Propaganda Live”, perché unica donna invitata alla trasmissione: “Io sono sempre da sola, però faccio sentire la mia voce più degli uomini”.
La giornalista ha parlato anche suo rapporto con Daniela Santanché, che si è interrotto dopo una lunga e salda amicizia: “Uno dei miei difetti è che ho un po’ la memoria dell’elefante”,
Rispetto al rapporto col proprio corpo, ha detto: “Spero di non essere giudicata solo per quello, visto che sono una professionista”.
E sulle polemiche relative alle performance di Diletta Leotta, lancia un messaggio accogliente: “Insieme in studio? Magari fra due generazioni a confronto ci potrebbe essere uno scambio culturale. Perché no?”.