Rocío Muñoz Morales, la madrina di Venezia con un curriculum non all'altezza

Al tramonto del debutto dell'attrice alla kermesse in Laguna, arrivano le prime critiche

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Festival del cinema di Venezia, il curriculum della madrina Rocío Muñoz Morales non è all'altezza. La polemica

Il Festival del cinema di Venezia quest'anno ha scelto come madrina l'attrice e compagna di Raoul Bova, l'attrice e modella Rocío Muñoz Morales. Sicuramente la ragazza di fisico ne ha, ma c'è chi solleva la polemica dichiarandosi contrario con la scelta ricaduta su di lei, per tale ruolo.

A far notare e mettere in agitazione la stampa e i social è il giornalista Pier Paolo Mocci: "É un messaggio sbagliato che si manda all'esterno, e una mancanza di attenzione verso decine e decine di attrici di gran lunga più talentuose o di comprovata bravura".

Rocío Muñoz Morales dall'indiscusso fascino latino e con un curriculum, a detta del giornalista discreto, si è ritrovata catapultata a rappresentare quella che è considerata la regina delle kermesse autunnali del cinema internazionale. Mocci continua: "Farle celebrare un evento così importante confonde il pubblico, ma soprattutto non premia né il talento né la bravura".

Soprattutto, poi, Mocci spiega perché non deve trovarsi a vestire tale ruolo: "Da spettatore 'generalista' direi che se un'attrice senza gradi fa la Madrina della Biennale, io potrei fare il ministro degli Esteri o dello Sviluppo Economico".

Mentre, Rocío Muñoz Morales, da Armani vestita per l'occasione: "È un onore per me essere qui. È bello, più bello di quanto immaginassi. Questo è un luogo magico. Per me è una grande emozione, una gioia infinita".