Zalone al Festival di Sanremo dà una lezione a Pio e Amedeo contro l'omofobia
Checco Zalone show nel suo debutto al Festival di Sanremo, dall'ironia su Amadeus e la pandemia, all'endorsement alla comunità Lgbt+
Checco Zalone, debutto al Festival per il comico con una favola contro l'omofobia
Checco Zalone debutta al Festival di Sanremo, l'attore comico e regista, tra i piu' acclamati degli ultimi 15 anni, infatti non era mai stato incluso tra i protagonisti della kermesse, nonostante diversi direttori artistici, secondo i rumors, lo avrebbero voluto.
Fa il suo ingresso con Una favola - parodia, in parte sulle note di 'Almeno tu nell'universo', un grande successo di Mia Martini. Il tema e' l'omofobia, per il comico l'occasione di sottolineare l'ipocrisia di chi prende di mira chi e' "diverso". "Sai la gente e' strana, c'e' chi vuole la banana, chi la fragola", uno dei versi della canzone re-interpretata da Zalone. La performance mette d'accordo tutti e applausi virtuali gli arrivano anche dal mondo social Lgbt+: "Checco ha dato una lezione a Pio e Amedeo facendogli capire la differenza tra ridere di qualcuno e ridere con qualcuno, senza ricorrere a volgarità e offese", è la frase più ricorrente tra gli utenti.
Zalone: "Manca una scema tra le conduttrici"
"Pensavo che Amadeus fosse incapace, invece ha ritmo, anche nelle scelte delle canzoni, e poi ha avuto la bellissima idea di invitare Ornella Muti doppiata dalla De Filippi. Tra le conduttrici manca pero' una scema, l'italiano medio ci e' rimasto male". Checco Zalone sul palco dell'Ariston scherza sulle donne che affiancano Amadeus nella conduzione del Festival.
"Un giorno Amadeus capira' che la donna puo' stare un passo in avanti, ma e' un uomo di un'altra epoca, non possiamo condannare il suo maschilismo endemico, i tempi stanno cambiando, ma i pregiudizi non possono essere scrostati dal detersivo, possiamo pero' insegnare ai giovani che esiste l'amore universale".
Zalone a Sanremo è il trapper Ragadi col brano Poco ricco
Poi è la volta del trapper Ragadi che prende in giro il 'poco ricco', ne' povero ma non cosi' agiato. "Con questo brano vincero' io il Festival" dice il coomico. Un personaggio parecchio maturo per esercitarsi in uno dei generi piu' in voga tra i ragazzi che manifesta sofferenza solo sedendosi al pianoforte su un cuscino.
Albano Carrisi e il cugino virologo Oronzo, poi la canzone Pandemia ora che vai via
A seguire, Checco Zalone torna sul palco con un cappello e una sciarpa bianchi nei panni di Oronzo Carrisi, virologo cugino del piu' celebre Albano Carrisi. Ma dell'illustre parente non vuole parlare, anzi "lo detesto". "Mi ha rovinato l'esistenza, mi ha oscurato per cinquant'anni, sulla targhetta nello studio avevo scritto 'cugino di Albano dottor cugini di Albano' ma finalmente le cose sono cambiate, ora e' lui lu cuginu di lu virologo", spiega il dottor Oronzo, "prima in paese il virologo era sotto il podologo e appena una 'nticchia sotto l'estetista. Poi c'e' stato il riscatto". Zalone si rivolge quindi a "vulcanologi, tornadologi e maremotologi": "Non vi preoccupate, prima o poi Fabio Fazio chiama anche voi".
Poi Checco Zalone avverte che "la pacchia e' finita" e, con un quadro epidemiologico che si fa meno grave, "la gente vogliono uscire, la gente si divertono". Ed e' un problema anche per Amadeus, per il quale il comico pugliese prevede un crollo dello share. Zalone si cimenta quindi nel brano "Pandemia ora che vai via", firmato da una lista infinita di virologi-star, da Galli a Burioni, da Locatelli e Bassetti, i cui volti appaiono sullo schermo in un fotomontaggio ispirato alla copertina di 'Queen II', mentre parte il coro 'Pandemia Pandemia Pandemia let me go' sulla falsariga di 'Bohemian Rhapsody'.
Checcho Zalone, dai film a Sanremo
Zalone, vero nome Luca Medici, cede alle lusinghe di Amadeus e calca per la prima volta le assi dell'Ariston da autore che si sta ritagliando uno spazio importante nella storia del cinema italiano, infatti quattro dei cinque film girati dal 2009 ad oggi, occupano una posizione nella top ten delle pellicole che hanno incassato di piu' nella storia del nostro paese.
Per la precisione "Quo vado?" al secondo posto, "Sole a catinelle" al terzo, "Tolo Tolo" al quinto e "Che bella giornata" al sesto; sbigliettamenti che hanno fruttato sempre dai 43 milioni di euro in su. Ma e' strettissimo il legame che Zalone ha con la musica, da sempre elemento fondamentale della sua comicita' (in bacheca conserva anche un David di Donatello per la miglior canzone originale, "Immigrato", presente nella colonna sonora di "Tolo Tolo"); non solo perche' in realta' il personaggio di Checco Zalone in principio si presenta proprio come parodia di un cantante neomelodico, ma perche' Luca Medici e' un raffinatissimo pianista jazz.
Non e' inedita nemmeno la collaborazione con lo stesso Amadeus, con il quale nel 2007 ha condotto su Italia 1 il quiz musicale "Canta e vinci" (che tra l'altro segno' il debutto televisivo del rapper Clementino).