Abramovich, l'Ucraina si affida a un oligarca russo: ritratto del miliardario
Tutto quello che devi sapere sull'imprenditore e politico russo, uomo più ricco di Israele, convocato nelle delegazioni di Mosca e Kiev per favorire la pace
Roman Abramovich, chi è l’oligarca russo chiamato dall’Ucraina per portare la pace con la Russia
Oggi, nella città bielorussa di Gomel, le delegazioni di Mosca e Kiev si sono incontrate per porre le basi della pace. All’incontro, secondo quanto si legge sul “Jerusalem Post”, è presente anche il miliardario russo-israeliano Roman Abramovic, ex patron del Chelsea.
Abramovic farà da mediatore nei negoziati, favorendo la pace. Secondo un portavoce del Chelsea, il magnate è stato contattato dagli ucraini per dare un contributo alla discussione odierna. “Gli ucraini hanno chiesto ad Abramovic di aiutarli a portare avanti i colloqui e lui è giunto in Bielorussia per partecipare alla discussione”, scrive il Jerusalem Post. Ecco a voi il ritratto di Roman Abramovich, il miliardario russo chiamato per portare la pace tra Russia e Ucraina.
Chi è Roman Abramovich, ex patron del Chelsea
Nato da famiglia ebraica, Roman Abramovich è cresciuto a Mosca. Il motivo principale della sua ricchezza è, sostanzialmente, la privatizzazione dei sistemi produttivi e industriali dell’ex Unione Sovietica (URSS). Infatti, Abramovich ha iniziato l’attività come imprenditore verso la fine degli anni ottanta, proprio quando il presidente dell’URSS Gorbaciov aveva avviato una riforma che dava spazio alla nascita di piccole realtà d’impresa privata.
Roman Abramovich, la chiamata dall'Ucraina
Abramovich ha stretti legami con le comunità ebraiche in Ucraina e Russia. L’ambasciatore dell’Ucraina in Israele, Yevgen Kornichuk, non ha commentato in modo specifico il coinvolgimento di Abramovich nei colloqui, ma ha affermato di apprezzare "chiunque possa aiutare, se ha abbastanza influenza".
Roman Abramovich, da dove viene il suo patrimonio
Proprio nell’impresa privata di quegli anni risiede il perché della ricchezza di Roman Abramovich. Infatti, tra il 1992 e il 1995, il proprietario del Chelsea riuscì ad avviare cinque compagnie di import/export grazie alle quali si specializzò nel settore del commercio di petrolio. Successivamente, il petrolio rimase al centro dei suoi interessi finanziari. Questi interessi, poi, si espansero con l’acquisto di quote di varie società che avevano come fulcro trasporti e materie prime.
Nel 1995, insieme a Boris Berezovskij, ha acquisito la quota di controllo di Sibneft per diverse decine di milioni di dollari, ottenendone in prestito circa un centinaio in cambio di quote minori; la compagnia ha aumentato enormemente il proprio valore nel giro di breve tempo, consentendo ai due magnati di diventare molto ricchi. Nel 1996, insieme a Eugene Shvidler, ha acquisito anche una consistente quota di Aeroflot ed è entrato nell'azionariato del Trans World Group. Nel 2002 ha venduto le sue quote di Sibneft a Gazprom per tredici miliardi di dollari, reinvestendo il tutto in Evraz
Quanti soldi ha Roman Abramovich
Secondo Forbes, con cifre aggiornate allo scorso anno (settembre 2020), Abramovich rientra nella lista delle 100 persone più ricche al mondo ed è al nono posto nella classifica dei russi più ricchi con un patrimonio che supera i 12 miliardi di dollari. Sembra, per di più, che annualmente lo stipendio di Abramovich superi il miliardo e mezzo.
Abramovich e il Chelsea
Il club inglese non costò “molto” ad Abramovich. Infatti, con l’acquisto del Chelsea, l’oligarca russo spese una cifra corrispondente al totale di 60 milioni di sterline. Dall’acquisto, Abramovich iniziò a investire molti fondi per l’ingaggio di calciatori e allenatori, grazie ai quali la squadra arrivò a vincere la Premier League nel 2004-2005. Per di più, sotto la sua supervisione e gestione finanziaria, il Chelsea ha vinto 18 trofei ufficiali.
Ma perchè Abramovich comprò il Chelsea? Le voci, che si rincorrono ormai da anni, suggeriscono che il miliardario comprò il club inglese in modo da "mettersi sotto i riflettori" nel caso gli fosse successo qualcosa (considerata la sua posizione delicata e la paura di ritorsioni) e non far passare tutto inosservato.
Oggi, lunedì 28 febbraio, dopo quasi 20 anni di storia, Abramovich si vede "costretto" a lasciare la proprietà del club. Le motivazioni, spiegate dallo stesso presidente, sarebbero le pesantissime sanzioni applicate agli oligarchi vicini allo Zar di Russia Vladimir Putin. "Lo faccio per il bene dei Blues", ha dichiarato Roman Abramovich.
Il tracollo in borsa di Abramovich
Nell’estate del 2008, Abramovich ebbe un tracollo in Borsa, per un totale stimato di circa venti miliardi di dollari.
La vita privata di Abramovich e il divorzio più costoso al mondo
Per quanto riguarda la vita privata, il tycoon ha la bellezza di sette figli e tre matrimoni alle spalle. Il primo, è finito con un divorzio nel 1990. Dalla seconda moglie, poi, ha avuto ben cinque figli fino al divorzio avvenuto nel 2007.
Il divorzio con la seconda moglie sarebbe potuto essere uno dei più costosi della storia. La donna, infatti, pretese in quell’occasione metà del patrimonio che l’imprenditore russo aveva all’epoca, cosa che, comunque, non riuscì ad ottenere. Per il proprietario del Chelsea, anche il terzo matrimonio è finito poi in divorzio nel 2018. Anche se, questa volta, non ci è dato sapere i termini economici della separazione della coppia.
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