Afghanistan, fuga degli Usa non per i talebani. Il pericolo arriva dall'Isis-K

La situazione si complica. "Attacco imminente". L'obiettivo è fare una strage in aeroporto a Kabul

(foto Lapresse)
Esteri
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Afghanistan, fuga Usa non per i talebani. Il pericolo arriva dall'Isis-K

La missione in Afghanistan si complica sempre di più, non solo per gli Usa ma anche per tutti i Paesi alleati. Dietro la fuga di Biden dal Medio Oriente - si legge sul Giornale - ci sarebbe una minaccia ancora più pericolosa di quella dei telebani, si tratta dei terroristi dell'Isis. Il gruppo armato, con la prese del potere di Kabul da parte degli studenti coranici, si è rafforzato. Secondo quanto rivelano fonti informate a Il Giornale, è questo uno degli elementi emersi con rilievo durante l’incontro tra il capo della Cia, William Burns, e il leader politico dei talebani, Abdul Ghani Baradar, avvenuto lunedì nella capitale afghana. In Afghanistan è operativa una «filiale» terroristica costituita dagli eredi del Califfato denominata Stato islamico della provincia del Khorasan (Isis-K).

La compagine - prosegue il Giornale - è composta, secondo le analisi più attuali, da sette a diecimila miliziani, buona parte ceceni e uiguri, che cercano di inserirsi in Afghanistan anche grazie al partenariato con il Movimento islamico dell'Uzbekistan. Secondo Colin P. Clarke, analista dell’antiterrorismo presso il Soufan Group, «l'Isis-k stava aspettando un'opportunità come questa, dove i suoi combattenti possono sfruttare il caos della situazione sul terreno per avere la possibilità di uccidere soldati americani». Anche secondo quanto rivelato da funzionari del Pentagono a Politico le minacce terroristiche stanno mettendo a repentaglio l’evacuazione dalla capitale.