Afghanistan, il ricatto dei talebani. Più tempo agli Usa in cambio di 9 mld

Le milizie chiederanno, ai grandi della Terra, i fondi della Banca Mondiale e lo sblocco dei beni congelati. In cambio la proroga dell'ultimatum oltre il 31/8

(foto Lapresse)
Esteri
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Afghanistan, ricatto dei talebani. Più tempo agli Usa in cambio di 9 mld

La guerra in Afghanistan paradossalmente dopo vent'anni potrebbe essere ancora all'inizio. I talebani ormai sanno di avere il coltello dalla parte del manico e hanno lanciato ieri agli americani un chiaro ultimatum, abbandono del territorio da parte di tutti i militari Usa o conseguenze, vale a dire ci saranno degli attacchi. Biden è già ad un bivio, continuare la guerra o arrendersi alle loro condizioni. Ma sul tavolo dei grandi - si legge sul Giornale - i talebani stanno per giocarsi la carta del ricatto.

Per concedere tempo le milizie chiederanno i fondi della Banca Mondiale e lo sblocco dei beni congelati. Innanzitutto lo sblocco dei 450 milioni di dollari in aiuti che il Fondo Monetario avrebbe dovuto erogare già ieri al deposto governo di Kabul e sono stati, invece, congelati. A tutto ciò potrebbe aggiungersi la richiesta di consegnare a loro i 500 milioni di aiuti in dispositivi medici bloccati a Dubai. Ma il ricatto potrebbe facilmente allargarsi alle riserve valutarie per oltre nove miliardi di dollari del governo afghano bloccate presso la Riserva Federale di New York.

Solo gli americani - prosegue il Giornale - stimano di avere ancora sul terreno 10mila, o forse 15mila, cittadini. Senza contare gli oltre 80mila afghani meritevoli di venir salvati per aver lavorato, con le forze armate o le varie organizzazioni statunitensi alternatesi sul terreno in questi venti anni. Lo stesso vale per gli altri paesi Italia compresa. Dunque nessuno è in grado di quantificare esattamente il numero delle persone da portar ancora. Secondo alcuni la stima totale potrebbe non essere inferiore alle 200mila unità.